Spazio, Esa per la prima volta a Palazzo Chigi dopo la rimozione di Battiston dall'Asi, il dg Woerner: «Incontro positivo, avanti con i programmi»

Spazio, Esa per la prima volta a Palazzo Chigi dopo la rimozione di Battiston dall'Asi, il dg Woerner: «Incontro positivo, avanti con i programmi»
di Paolo Ricci Bitti
4 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Febbraio 2019, 03:55
I programmi spaziali - complessi e basati su tempi lunghi - non possono attendere e così a Palazzo Chigi si è tenuto il primo incontro istituzionale fra il direttore generale dell'Agenzia spaziale europea Johann-Dietrich Woerner e l'ammiraglio di squadra Carlo Massagli, consigliere militare del presidente del Consiglio e segretario del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e all'aerospazio.

Woerner non ha mai nascosto il suo sostegno al precedente presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, vittima nel novembre scorso dello spoil system del governo gialloverde, il cui ruolo è ora affidato al commissario straordinario Piero Benvenuti, ma appunto i tempi dei programmi spaziali mal si adattano a quelli della politica dell'Italia, nazione che pure è storicamente essenziale, per contributi finanziari, tecnologici e d'ingegno, per le attività dell'Agenzia spaziale europea. E allora si riparte con Woerner, riferisce Palazzo Chigi che «è stato anche ricevuto dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti al quale è stata affidata, tra le altre, la delega al settore aerospaziale
».

Tema principale dell'incontro, la preparazione all'evento principale dell'anno 2019 in ambito spaziale europeo: il consiglio Ministeriale dell'Esa che si terrà a Siviglia a fine novembre.
«L'incontro - prosegue la nota di Palazzo Chigi - è stato l'occasione per presentare la nuova struttura di governance dello spazio in Italia ed è stato propedeutico al prossimo Consiglio Ministeriale dell'Esa, mirato alla definizione dei programmi e attività che l' Agenzia europea svilupperà nei prossimi anni. Ha partecipato anche il commissario straordinario dell' Agenzia spaziale italiana, Piero Benvenuti, che, in qualità di Capo delegazione italiana presso il Council dell'Esa, dovrà gestire i negoziati previsti da oggi fino a novembre 2019, sulla base delle indicazioni e linee guida fornite in ambito Comitato interministeriale».

Novembre 2019: sembra insomma dilatarsi oltre agli annunciati sei mesi il mandato dello scienziato Benvenuti, che conosce bene l'Asi e che dovrebbe quindi trovarsi al timone anche in quel periodo di grande visibilità dell'Agenzia come quello che inizierà il prossimo 6 luglio con il ritorno in orbita dell'astronauta Luca Parmitano, impegnato nella missione Beyond dell'Esa con un programma che prevede comunque numerosi esperimenti dell'Agenzia spaziale italiana.

Intanto la decisione del Tar sul ricorso presentato da Battiston è attesa per il 19 marzo, sempre più a ridosso delle elezioni europee di maggio con il loro carico di incertezze sul futuro assetto politico del paese e sulla stessa procedura di nomina del nuovo presidente dell'Asi, che ha funzioni di coordinamento di un comparto che vale un miliardo e 600 milioni di euro e 6.000 qualificatissimi posti di lavoro.
Con ritorni importanti per il paese: per ogni euro investito nell'aerospazio se ne ricavano da 3 a 8. Un'eccellenza che permette all'Italia di guardare negli occhi Usa, Russia, Giappone, Cina e India e di trattare con loro alla pari nella corsa a spostare l'orizzonte ancora più in là.
«Beyond», direbbe l'astronauta Parmitano.  


«L'incontro a Palazzo Chigi è andato molto bene e questo anche perché le attività spaziali uniscono molto sia a livello nazionale sia nella competizione in ambito europeo». Ad affermarlo il commissario straordinario dell'Asi, Piero Benvenuti. 

«Con la Legge 11 gennaio 2018, n.7 - ricorda infine Palazzo Chigi - che conferisce al Presidente del Consiglio l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dai Ministeri relative ai programmi spaziali si è consolidata in ambito nazionale una nuova governance del settore, tramite la costituzione del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e all'aerospazio, presieduto dal Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, al quale il Presidente Conte ha delegato tali funzioni. Al Comitato, denominato Comint, partecipano i rappresentati dei 12 Ministeri previsti dalla Legge e la Presidenza della Conferenza delle Regioni e Province Autonome».





E Woerner che cosa dice? «L'Italia è ansiosa di giocare un ruolo ancora più importante a livello europeo nelle attività spaziali e questo è un aspetto positivo». Il direttore generale commenta così la sua visita a Palazzo Chigi, parlando con i giornalisti a margine dell'evento Esero Italia, nella sede dell' Agenzia Spaziale Italiana.

«L'incontro è stato molto buono e ci sono quindi tutti presupposti per proseguire i programmi giù avviati e per lanciarne dei nuovi. No, commenti legati alla nostra attività e alla politica italiana non ne faccio, come non ne ho mai fatti in relazione alla situazione interna ai paesi che fanno parte dell'Esa che, lo ricordo, sono 22».
© RIPRODUZIONE RISERVATA