World Press Photo, la foto vincitrice
di Paul Hansen è originale, non è un fake

La foto vincitrice di Paul Hansen (Ap)
di Laura Bogliolo
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Domenica 19 Maggio 2013, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 05:30
ROMA - La foto vincitrice del World Press Photo originale. Lo conferma il Wpf stesso che in un comunicato online diffonde i risultati di un'indagine affidata a due esperti di informatica forense. La foto vincitrice aveva subìto molte contestazioni: l'autore dello scatto, il fotografo svedese Paul Hansen, era stato accusato di aver manipolato l'immagine.



Nell'immagine vincitrice del World Press Photo Contest venivano ritratti palestinesi che portavano in braccio i corpi senza vita di due bimbi uccisi durante bombardamenti israeliani nel novembre del 2012. Le accuse erano state fatte da Neal Krawetz, un esperto di informatica forence, che sul blog Hacker Factor aveva pubblicato un articolo dal titolo “Hansen's picture is a composite”.



Pixel al microscopio grazie all'informatica forense. Il Wpf aveva subito avviato delle verifiche sulla autenticità e sulla possibile manipolazione della foto al fine di “eliminare ogni speculazione sull'integrità di immagine”. Hansen prima dell'analisi della foto, ha descritto nei dettagli come ha lavorato l'immagine e anche durante l'esame da parte degli esperti ha collaborato dando informazioni.



Secondo le conclusioni degli esperti, “è chiaro che la foto ha subito modifiche per quanto riguarda il colore e il tono, ma al di là di questo non è emersa alcuna prova significativa di una manipolazione. L'analisi che prevede una manipolazione fotografica è profondamente sbagliata”.



Compressione della foto, colori, ombre sono stati alcuni degli elementi analizzati dagli esperti forensi Hany Farid, Kevin Connor di Fourandsix ed Eduard de Kam di Nederlands Instituut voor Digitale Fotografie. Hany Fardi su Wired.com ha spiegato: «Abbiamo contattato privatamente Neal Krawetz, dicendogli che le sue tesi erano sbagliate, ma lui ha insistito: no è giusto rovinare la reputazione di un fotoreporter».

laura.bogliolo@ilmessaggero.it
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