Nuova impresa del geniale Elon Musk, il razzo Falcon 9 di Space X atterra sulla piattaforma marina

Nuova impresa del geniale Elon Musk, il razzo Falcon 9 di Space X atterra sulla piattaforma marina
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 9 Aprile 2016, 14:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 16:50

Al quinto tentativo - pochi, in queste imprese - ce l'ha fatta e ha di nuovo scritto un capitolo nella storia della tecnologia e dell'esplorazione spaziale: Elon Musk e la sua Space X sono riusciti a far atterrare su una piattaforma marina nell'Atlantico il primo stadio del razzo Falcon 9 che era stato lanciato da Cape Canaveral per portare rifornimenti e tecnologie alla stazione spaziale internazionale. La parte principale del lanciatore potrà insomma essere riutilizzata innescando così notevoli risparmi nel via vai con l'orbita terrestre e inoltre la sfruttamento di una base di atterraggio sicura e mobile come una chiatta allarga notevolmente le possibilità di utilizzazione dei vettori. E' questa seconda chance la vera novità del successo del geniale miliardario sudafricano che ha per di più segnato un altro punti a suo favore nella miliardaria sfida personale con Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, anch'egli impegnatissimo nella corsa allo spazio ma ancora notevolmente indietro rispetto al rivale: i suoi razzi Shepard, finora, per quanto ugualmente in grado di rientrare a terra, hanno finora raggiunto solo quota 100 chilometri utile al più per far provare emozioni agli ormai imminenti turisti delle orbite basse, mentre la Space X dal 2012 è la prima azienda privata a rifornire l'Iss che sfreccia sopra di noi a 400 km di altezza.

IL RIEPILOGO DELLA STORICA MISSIONE
 


Anche Il Falcon era già riuscito a rientrare a terra nel dicembre scorso, ma finora l'approccio alla piattaforma marina era fallito. Non è ancora chiaro - va ricordato - anche perché non è facile comparare costi e prestazioni dei lanciatori ormai prodotti da una decina di paesi fra i quali spicca l'Italia con il Vega di Avio a Colleferro, a quanto ammonti il risparmio nel poter recuperare e riutilizzare il primo stadio del razzo. L'epopea spaziale ha più volte dimostrato che tecnologie avveniristiche finiscono a volte per costare troppo e per essere meno affidabili rispetto a quelle tradizionali, ma è certo che l'innovazione introdotta da Space X e dai suoi successi obbligherà l'intero comparto ad esaminare anche questi budget e strategie in un periodo in cui la frontiera delle esplorazioni spaziali con la partecipazione dell'uomo si è definitivamente spostata fino a Marte. Inoltre l'ispirazione è da sempre propellente decisivo nelle vicende spaziali ed è innegabile il fascino dell'eleganza non più fantascientifica con cui il Falcon decolla e atterra. Un po' come accade con la meraviglia dello Shuttle americano. modello a cui si ispira più esplicitamente il terzo imprenditore privato che punta allo e sullo spazio: Richard Branson con la sua Virgin Galactic con il suo spazioplano portato in quota da un velivolo-madre.

Talenti come Elon Musk, 101° uomo più ricco al mondo con un patrimonio personale di 12 miliardi di dollari, rappresentano la novità di questi ultimi anni in cui aziende private affiancano le tradizioni agenzie pubbliche che hanno sin qui condotto le danze. Musk è stato cofondatore di PayPal, il sistema di pagamento attraverso la Rete, e di Tesla, l'azienda che sta già invadendo il mercato con vetture elettriche ad altissime prestazioni e costi, infine, abbordabili. E proprio il fatto che un genio intraprendente e con risorse inesauribili come Musk si ispiri alle intuizioni e alle scoperte del rivoluzionario scienziato serbo-amaricano Nikola Tesla, che ha fatto fare balzi da gigante alla tecnlogia nella prima metà del secolo scorso, non pone limiti alle sue prossime imprese. Che voglia lui stesso andare presto nello spazio con il suo Falcon è ormai quasi una banalità. Verso l'infinito e oltre, insomma.


 

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