C'è acqua su Plutone: un oceano sotto la zona «a cuore» del pianeta

Plutone
di Luisa Mosello
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Mercoledì 23 Novembre 2016, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 09:01

C’è vita su Plutone? Quasi sicuramente c’è acqua. E tanta, stando alle ricerche appena pubblicate su Nature che hanno ipotizzato la presenza di un oceano nascosto sotto la superficie. Ad essere preso in considerazione il grande bacino Sputnik Planitia. Quello, per intenderci, all’interno della zona a forma di cuore che appare nelle splendide immagini  rilevate dalla sonda New Horizons della Nasa. Carico di ghiaccio per oltre mille chilometri, potrebbe aver fatto rotolare su sé stesso il pianeta e aver creato le crepe nella crosta sulla probabile distesa oceanica. Come ha affermato James Keane dell’università dell’Arizona, autore di uno degli studi pubblicati sulla prestigiosa rivista: «Ogni volta che Plutone gira intorno al Sole, un po’ di azoto ghiacciato si accumula nell’area del Cuore», ha detto Keane. «E una volta che si è accumulato abbastanza ghiaccio, forse spesso un centinaio di metri, questo comincia a sopraffare la stabilità del pianeta, cambiandone l’orientamento. E se una regione accumula abbastanza massa potrà spostarsi fin all’equatore».
 

 


Da qui l’ipotesi assai concreta dell’oceano ghiacciato. Una scoperta che oltre a far sognare ad occhi aperti, anzi spalancati sul cosmo, porterebbe ancora tante, infinite domande sull’universo. Ad esserne praticamente certo è Francis Nimmo dell’Università della California a Santa Cruz, autore dell’altra indagine pubblicata nelle stesse pagine della prestigiosa rivista scientifica. Che ha affermato che solo un oceano può fornire «una massa tale da provocare un simile spostamento e questa massa deve essere nascosta da qualche parte sotto la superficie».
Per il ricercatore americano quindi ci sono pochi dubbi: il sottosuolo di Plutone ha il fascino degli abissi.

Non è la prima volta che questa ipotesi prende corpo e si “cristallizza”.
Già tempo fa  i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston dopo aver ammirato le immagini  arrivater dallo spazio: «Siamo meravigliati dal vedere Plutone così dinamico».
E William McKinnon, che aveva seguito la sonda New Horizons dall'università di Washington a Saint Louis era stato chiaro: «Tutta l'attività che osserviamo -aveva affermato- è coerente con l'idea che Plutone possa avere un nucleo centrale roccioso circondato da un guscio di ghiaccio.
Questo aumenta la possibilità che ci sia ancora un oceano sotto lo spesso strato». 

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