Festival delle Scienze 2016, Einstein protagonista a Roma

Il logo del Festival delle Scienze 2016
di Alessandro Di Liegro
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Lunedì 9 Maggio 2016, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 13:26
“La cosa più incomprensibile del mondo, è che sia comprensibile”. Sono le parole di Albert Einstein a fare da sfondo all'undicesima edizione del Festival delle Scienze, in programma presso l'Auditorium Parco della Musica dal 20 al 22 maggio. A cent'anni dalla pubblicazione della sua più celebre teoria, quella sulla relatività generale, il festival, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, diretto da Vittorio Bo e Jacopo Romani con la collaborazione del fisico Giovanni Amelino Camelia, celebra lo scienziato tedesco con una programmazione che esula dall'aneddotica spicciola – non è vero che andasse male in matematica – per approfondire il lavoro investigativo che sottosta alle scoperte relativistiche.

Conferenze, lectio magistralis, worshop e persino spettacoli dal vivo, con una particolare attenzione alla costellazione di teorie legate alla relatività, confermata lo scorso anno dalla scoperta delle onde gravitazionali, e un occhio alla divulgazione agli studenti, ai quali è dedicata una serie di incontri che partono il 20 maggio con la proiezion del film “Interstellar” e il commento di Matteo De Giuli di Radio3 Scienza, partner dell'evento.

“Abbiamo introdotto diverse novità – dice l'amministratore delegato di Fondazione Musica per Roma José Ramòn Dosal durante la conferenza stampa di presentazione - a fianco delle conferenze dei dialoghi, delle lectio magistralis, c’è un calendario di eventi del programma Auditorium Family, che si affianca al grande Festival per coinvolgere i ragazzi e le famiglie, alla scoperta di nuovi mondi, in maniera divertente e spettacolare”. Come quando, sabato 21 maggio, Patrizio Roversi, insieme con il direttore dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni, condurranno una 'conferenza-spettacolo' insieme al vignettista Luca Ralli, al pianista Umberto Petrin e ai professori di fisica Antonio Masiero e Viviana Fafone.

“La scorsa edizione, dedicata al'ignoto ha avuto più di 20.000 visitatori – afferma in conferenza stampa il presidente di Fondazione Musica per Roma Aurelio Regina – e possiamo calcolare che durante i giorni del Festival delle Scienze abbiamo avuto più di 200mila visitatori. Quest'anno passiamo dall'ignoto alla relatività, a cento anni dalla pubblicazione di una teoria che ha rivoluzionato la nostra visione del mondo”.

È il codirettore del Festival, Vittorio Bo, a presentare il parterre di ospiti internazionali, da Joao Magueijo, dell'Imperial College di Londra, a Elena Aprile della Columbia University a Scott Hughes, Seth Lloyd e David Kaiser dell'M.I.T. e Ned Markosian dell'University of Massachusset, protagonisti di lectio magistralis incentrate su quanti, spazio tempo, onde gravitazionali e relatività:

“Abbiamo di fronte una tematica gigantesca – conclude Bo – una rivoluzione nelle rivoluzioni. Andremo a toccare le tematiche connesse al lavoro di Einstein e al suo pensiero”. 
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