Si chiama
Jocelyn Bell Burnell l'astrofisica vincitrice del
Breakthrough Prize - il cosiddetto “Oscar della Scienza” - da oltre
3 milioni di dollari. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che questo premio le è stato assegnato per una scoperta del
1967. La Burnell scoprì la prima pulsar della storia, una stella di neutroni, con un radiotelescopio realizzato assieme al suo supervisore all'Università di Cambridge, il professor
Antony Hewish. Sorprendentemente nel 1974 il comitato del Nobel decise di premiare Hewish per la scoperta, nonostante non avesse partecipato all'individuazione della stella.
Oggi però, a più di 50 anni dalla scoperta, giustizia è stata fatta. Jocelyn Bell Burnell ha ricevuto il riconoscimento che meritava, ma ha deciso di non tenere per sé la cospicua cifra in denaro vinta. La Burnell, che oggi è rettrice dell'università di Dundee, in un'intervista alla BBC ha dichiarato di voler utilizzare i 3 milioni di dollari per istituire borse di studio per donne e minoranze etniche, che intendono seguire un percorso scientifico.