Enea realizza microcosmo che simula coltivazione di piante nello spazio

Enea realizza microcosmo che simula coltivazione di piante nello spazio
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Lunedì 7 Maggio 2018, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 20:34
Enea ha brevettato e realizzato nel Centro Ricerche di Portici il primo "microcosmo" per la coltivazione al chiuso e in ambienti estremi di piante come olivo, patata, pomodoro, lattuga e basilico, utilizzando la terra. Si tratta di un vero e proprio "simulatore" hi-tech, unico in Italia, che permette la crescita di piante anche legnose in ambienti normalmente inadatti alla coltivazione, come aeroporti, metropolitane e centri commerciali, ma anche "estremi" come aree desertiche e glaciali o nell'ambito di missioni spaziali. L'innovazione sarà presentata al "1st Joint AgroSpace-Melissa Workshop" in programma dal 16 al 18 maggio a Roma.

Realizzato in collaborazione con il Gruppo FOS, questo sistema innovativo di "smart agriculture" si distingue dalle serre e dalle comuni camere di crescita principalmente per l'architettura "a doppio stadio"; sensori per il controllo dei parametri ambientali che influenzano crescita, sviluppo e riproduzione delle piante; il sistema luci a LED che fornisce alle piante una illuminazione di precisione mediante lunghezze d'onda selezionate invece dell'intero spettro solare.

"L'innovazione principale - evidenzia Luigi d'Aquino del Laboratorio Nanomateriali e Dispositivi dell'ENEA di Portici - è rappresentata dal doppio stadio, vale a dire con due camere indipendenti: una ipogea, destinata all'allevamento dell'apparato radicale e della rizosfera della pianta, cioè dell'insieme degli organismi che vivono nella zona del substrato in cui crescono le radici, e una camera epigea, destinata all'allevamento della parte aerea e della fillosfera della pianta, cioè dell'insieme degli organismi che vivono nel suo ambiente aereo".

 
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