Maker Faire Rome, così l'innovazione è tornata a stupire Oggi Morgan sul palco

Maker Faire Rome, così l'innovazione è tornata a stupire Oggi Morgan sul palco
di Raffaele d'Ettorre
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Sabato 9 Ottobre 2021, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 15:40

È tornato il colore della creatività sotto il cielo di Roma con l'edizione 2021 della Maker Faire, il più grande evento europeo dedicato all'innovazione promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, che ha preso il via ufficialmente ieri. Oltre 240 gli stand presenti nell'imponente cornice del Gazometro Ostiense per dare spazio ai maker, quegli artigiani digitali giunti da ogni parte del mondo per animare la kermesse con le loro invenzioni rivoluzionarie. La fiera è disponibile anche online e continuerà per tutte le giornate di oggi e domani.


L'HABITAT
Un'edizione importante, quella del 2021, perché segna il ritorno in presenza della manifestazione dopo un anno di trasloco sul digitale, e si propone simbolicamente come nuovo inizio di un futuro libero dalle restrizioni e improntato sulla ripartenza. Ed è forse proprio il sollievo l'emozione che più traspare dai volti dei curiosi che ieri si sono avventurati tra gli stand, attratti dal brulicare di idee di una fiera che in presenza ritrova finalmente il suo habitat naturale. Grande stupore quindi per i robocagnolini che si accucciano e simulano una scodinzolata, per le mani d'acciaio prensili che possono salutare e stringere altre mani umane, per gli automi calcistici che si sfidano dietro il tifo appassionato dei più piccini, accorsi in buon numero per vivere in prima fila la magia di questo enorme luna park dell'innovazione. Ma alla MFR l'ingegno può smarcarsi da logiche di spettacolarizzazione per affrontare anche i temi più delicati della sensibilità sociale, come quello dell'inclusività.

È il caso dell'afghana Roya Mahboob, nominata tra le 100 persone più influenti al mondo dal Time e oggi ceo dell'organizzazione no profit Citizen Fund, nata con l'obiettivo di aiutare le donne a superare il digital divide nei Paesi in via di sviluppo.

Ed è anche il caso di Memex, una sorta di social in presenza che usa la realtà aumentata per condividere le storie delle persone socialmente più fragili, legandole digitalmente al patrimonio culturale circostante. Tra le applicazioni pratiche, interessanti le proposte degli stand dell'IIT di Genova: si va dal robot antropomorfo Alter-Ego, che punta tutto sull'elasticità per dare un aiuto nei lavori più faticosi e assistere le persone a domicilio, fino alle prime protesi robotiche, che replicano le funzioni di base degli arti umani per restituire a chi le indossa la capacità compiere azioni anche complesse. Presso lo stand del gruppo Acea è possibile invece provare gli Hololens 2 di Microsoft, nuova e attesa versione dei glasses pensati per la realtà aumentata.


L'APPELLO
Grande attesa per Morgan, che oggi alle 17 dialogherà con Andrea Lai sul palco principale di Maker Music, l'area della fiera dedicata all'arte. Convinto l'entusiasmo di Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma: «Siamo riusciti a riconciliare i romani con un pezzo importante della loro storia, dandogli la possibilità di entrare in uno spazio, quello del Gazometro, che finora è sempre stato vissuto dall'esterno». E lancia un appello: «Sarebbe bello se anche le amministrazioni facessero un salto a Maker Faire. Spesso i politici sono troppo schiacciati sull'oggi», conclude, «L'oggi è indubbiamente importante, il futuro lo è ancora di più».

 

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