Italiani e web. Parte l'Osservatorio SevenData-Shinystat, che registra i dati degli italiani attivi sul web. In particolare il nuovo report - relativo all'arco di tempo che va da giugno a novembre 2020 - dimostra che la pandemia da Covid in corso si riflette sulle scelte che tutti i giorni digitiamo sulle tastiere dei computer e degli smartphone. Secondo lo studio, sembra che le nostre ricerche diventino sempre più uno specchio della società. Secondo Fabrizio Vigo, il Ceo di SevenData Spa, infatti: «La fotografia scattata della popolazione in Rete restituisce l’immagine di un italiano sempre più appassionato di tutto ciò che è sviluppo tecnologico e mondo dell’informazione, con uno sguardo, tuttavia, “più disincantato” rispetto all’universo valoriale entro cui si muove».
Welfare, internet facile per sanare il gap dei servizi online
Il report
Maglia nera per i siti legati alla pianificazione familiare. Da molti anni, infatti, l'Italia vede un importante calo demografico; un calo che il report ha registrato in base alle ricerche su internet. Soprattutto in tempo di coronavirus: in particolare, lo studio evidenzia un calo del traffico su siti che trattano di maternità e figli (-29.2%).
Natale e i regali comprati online: vademecum anti truffe della polizia postale
I siti che vedono una crescita del traffico, invece, sono quelli che riguardano l'informazione e il divertimento (siti di media e news (dal +14.7% al +15.5% tra giugno e ottobre). Inoltre, il report dimostra che gli italiani vogliono tenersi più informati sui Dpcm varati dal governo (+58,9%), mentre si registra un aumento di click per i siti di casinò e gaming (rispettivamente +38,9% e +28,6%). Anche il settore legato alle scommesse sportive online è in crescita del 36.9%, mentre quello dell'elettronica è a +8.6, dopo il picco di 15.2% di giugno-ottobre. In crescita anche il settore del beauty-fitness, con un traffico sui siti che raggiunge il +10% tra i mesi di giugno e novembre. Mentre il fitness - inteso come volontà di tornare in forma autonomamente dopo il lockdown e l'estate - tocca il 34.1%.