Fermarsi a guardare il cellulare è un fenomeno contagioso. La diffusa pratica di concentrare l'attenzione sullo smartphone indurrebbe le persone a fare altrettanto. Lo proverebbe uno studio condotto dall'Università di Pisa e pubblicato sul Journal of Ethology.
«Fenomeno di mimica spontanea». Questa la categoria entro la quale rientrerebbe il gesto spontaneo di prendere il mano il proprio cellulare e inziare a utilizzarlo. Secondo la ricerca l'imitazione del comportamento altrui si manifesta entro 30 secondi al di là delle differenze di genere, età o livello di familiarità delle persone.
Lo studio universitario
Lo studio è il primo che abbia mai applicato un approccio etologico all'uso dei telefonini. «La mimica spontanea, come il contagio dalla risata o dello sbadiglio, è un fenomeno biologico che accresce la familiarità tra i soggetti avendo un ruolo nello sviluppo delle relazioni sociali - spiega Veronica Maglieri dottoranda dell'Università di Pisa che ha preso parte alla ricerca - Ma in questo caso, la mimica sembra produrre un risultato opposto, poiché attivando la nostra necessità di usare il cellulare anche quando siamo in compagnia, ci allontaniamo dalla realtà che stiamo vivendo, e veniamo traghettati verso una realtà completamente virtuale anche se siamo circondati da persone fisiche», spiegano gli scienziati.
Per realizzare lo studio, il team ha osservato gruppi persone ignare della ricerca controllando il loro comportamento dopo essere stati esposti a due diversi stimoli. In un caso gli sperimentatori prendevano il loro smartphone e lo manipolavano per almeno 5 secondi guardando direttamente lo schermo illuminato. Nell'altro eseguivano esattamente le stesse azioni, fatta eccezione per lo sguardo, e quindi l'attenzione, che non era diretto verso lo schermo illuminato, ma altrove. Il risultato è stato che nel primo caso, con un'altissima frequenza, le persone prendevano i loro smartphone e si mettevano a guardarli entro 30 secondi.
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Le conclusioni
Secondo i ricercatori la molla che fa scattare il contagio è dunque l'attenzione, mentre la mera manipolazione del telefonino non è sufficiente a evocare un fenomeno di mimica spontanea. «Oggi il 44,81% della popolazione mondiale, circa 3,5 miliardi di persone, possiede e usa regolarmente uno smartphone, se da un lato la funzione di questi device è di connettere le persone dall'altro il loro uso può aumentare l'isolamento sociale - conclude una docente che ha condotto la ricerca - comprendere i meccanismi etologici alla base di questi fenomeni può quindi aiutare a capire come i differenti contesti sociali influenzino i comportamenti individuali e favoriscano situazioni di dipendenza e distacco dalla realtà».
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