A partire dal 2021 molti italiani potrebbero dover cambiare il televisore. Al via lo Switch Off per il nuovo digitale terrestre, a distanza di 10 anni dall'entrata del Dvb-T1 in Italia. In particolare, il nuovo standard consentirà di ricevere molti più canali e di vedere le immagini con una definizione più alta. Il processo, determinato dalla necessità di liberare la banda di 700 Mhz - che è molto utilizzata dalle tv locali - e per far spazio alla rete 5G per gli operatori di telefonia. Il cambio inizierà già all'inizio dell'anno con modifiche che - per il momento - comporteranno solo la necessità di risintonizzare i canali: nel corso del 2022 , invece, alcuni italiani potrebbero dover cambiare i loro apparecchi.
Le 4 aree
A partire dalla fine dell'estate 2021, infatti, avverrà il cambio del segnale, secondo un calendario messo a punto dal ministero dello Sviluppo Economico che prevede anche la divisione dell'Italia in quattro aree. Si partirà dal 1 settembre, con le aree 1 e 3 che coinvolgono Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Trento e Bolzano, Valle d'Aosta e Veneto.
Faq
Fino alla fine dell'estate 2022, poi, lo standard passerà dal MPEG2 a favore dell'MPEG4, che consente già di vedere i canali in Hd. Non avranno problemi a ricevere i canali tutti coloro che hanno un televisore che permette già oggi la ricezione del segnale in alta definizione dal numero 500 in poi del telecomando. Per verificare se il proprio televisore è adatto col nuovo standard, bisogna andare sui canali test 100 e 200: se appare il messaggio «Test HEVC Main10» il televisore è compatibile.
Bonus Tv a rilento, domanda ferma al 6,5% dei 151 milioni a disposizione
Inoltre non dovrebbe essere necessario cambiare i televisori venduti dal 2017 in avanti, mentre saranno molti degli apparecchi acquistati precedentemente a necessitare di un nuovo decoder. Per agevolare lo Switch Off, circa un anno fa è stato istituito il bonus TV, con un fondo che, grazie a un emendamento alla legge di Bilancio 2021, è stato incrementato di 100 milioni di euro. Il contributo di 50 euro potrà essere ottenuto da chi ha un Isee fino ai 20mila Euro, presentando un'autocertificazione presso i rivenditori. Il bonus si può richiedere fino alla fine del 2022.