Tik Tok cambia ancora: sempre più entertainment, agli influencer garantiti guadagni e coinvolgimento con le aziende

Tik Tok cambia ancora: sempre più entertainment, agli influencer garantiti guadagni e coinvolgimento con le aziende
di Andrea Boscaro
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Gennaio 2022, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 22:37

Chiunque abbia più di quarant’anni, e dunque ricada nella definizione di “boomer”, si può trovare stupito di fronte a video che, su TikTok, con l’hashtag #beanstok (da beans, fagioli), raccolgono oltre 1,5 miliardi di visualizzazioni e ha il diritto generazionale di non capire perché 512 milioni siano le volte in cui su questo popolarissimo social network siano stati visti i contenuti contraddistinti dal cancelletto #frogtog (da frog, rana).

La spiegazione non è solo frutto della bizzarria dei tempi moderni, ma del successo e delle caratteristiche di questa piattaforma e in particolare del suo algoritmo che hanno saputo far emergere creatività e linguaggi nuovi e premiare influencer - che più correttamente oggi si chiamano “creatori di contenuti” - grazie alla qualità dell’editor video, avanzato ma intuitivo, e agli effetti che mette a disposizione, i Duets e gli Stitch per esempio, del tutto superiori agli altri social media. In poco più di cinque anni TikTok ha raggiunto il miliardo di utenti mensili: WhatsApp aveva impiegato 6,2 anni, Instagram 7,7, YouTube 8,1 e Facebook 8,7 ed è risultata la app più scaricata del 2021: efficace nel diffondersi all’interno di questi ultimi, TikTok si è rivelata soprattutto capace di offrire un’esperienza più varia e personalizzata.

OBIETTIVI

Mentre Facebook e Instagram promuovono infatti la visibilità di un contenuto nella misura in cui ha ottenuto reazioni e commenti – il cosiddetto “engagement” - e racchiudono la navigazione in bolle per via della consuetudine a interagire con gli stessi profili, TikTok ha saputo premiare video e musiche improntando i propri criteri di raccomandazione a ben altri fattori. “For You” mira a riflettere le preferenze specifiche di ciascun utente non solo sulla base degli account seguiti, ma di fattori più granulari quali le interazioni con i video precedenti, i commenti pubblicati, i contenuti creati, l’affinità rilevata grazie a testi, musiche e hashtag e, in misura minore, le impostazioni dell’account come la lingua, il Paese e il tipo di smartphone.

Nella definizione di TikTok “mentre è probabile che un video riceva più visualizzazioni se pubblicato da un profilo che ha più follower, (...) né il conteggio dei follower né il fatto che il profilo abbia pubblicato in precedenza video di successo sono fattori diretti agli occhi del sistema di raccomandazione”. La qualità dei video risulta poi premiata dal tempo di visualizzazione, un fattore che TikTok registra e utilizza come criterio di raccomandazione per gli altri utenti: “se un utente finisce di guardare un video dall’inizio alla fine, (questo determina per tale contenuto) un peso maggiore rispetto, ad esempio al fatto che lo spettatore e il creatore del video si trovino entrambi nello stesso Paese”. Secondo un rapporto del New York Times, che ha esaminato lo scorso dicembre la copia di un documento interno di TikTok, risulta poi determinante, per accrescere la permanenza e il ritorno degli utenti, la fidelizzazione dei creatori di contenuti, assicurandosi che essi guadagnino e siano individuati e coinvolti dalle aziende.

EFFETTI

 Come ha riconosciuto lo stesso capo di Instagram, Adam Mosseri, nel suo tweet di fine di anno, il cambiamento in atto è per tutti inesorabile: sempre meno social network, sempre più piattaforme di entertainment e tale direzione è forse dettata anche dalle maglie più strette che le Autorità stanno imponendo nei confronti della moderazione dei contenuti. A questo proposito, se TikTok ha saputo intercettare le culture alternative che si raccolgono nell’#alttok, è però vero che, soprattutto negli Stati Uniti, vi abbondano anche i profili legati a QAnon e alle teorie negazioniste e quotidiani sono i casi di cronaca in cui challenge pericolose e comportamenti deplorevoli o illegali si diffondono rapidamente presso un pubblico di teenager. Ma questo non deve cancellare il successo che la piattaforma ha avuto nel raccogliere più di una tribù. Per dirla con una vecchia canzone di Jovanotti, una tribù che balla.

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