Tyrrhenian Lab di Terna, il futuro dell'energia diventa una nuova professione

Tyrrhenian Lab di Terna, il futuro dell'energia diventa una nuova professione
di Francesco Bisozzi
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 16:11

Per gestire la transizione energetica servono nuove conoscenze e professionisti altamente specializzati.

Ecco perché Terna ha lanciato un percorso formativo di eccellenza per abilitare figure dotate di competenze tecnologiche e strategiche che guideranno le future evoluzioni dei mercati dell’energia. Il nuovo Tyrrhenian Lab di Terna assorbirà 100 milioni di investimenti nei prossimi cinque anni e avrà tre sedi, a Cagliari, Salerno e Palermo, le città dove approderanno i cavi sottomarini del Tyrrhenian Link. Con 950 chilometri di lunghezza e 1000 MW di potenza, il nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino. Il progetto si articola su due tratte, quella Est dalla Sicilia alla penisola e quella Ovest dalla Sicilia alla Sardegna. L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028, ma il primo cavo (quello relativo al ramo Est) entrerà in funzione già a partire dalla fine del 2025.

L’INTEGRAZIONE

L’elettrodotto sottomarino di Terna lungo 950 km beneficerà di 3,7 miliardi di euro di investimenti e favorirà l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili. Il progetto Tyrrhenian Lab è stato istituito in collaborazione con le università di Cagliari, Salerno e Palermo. Grazie a questa iniziativa Terna prevede, tra l’autunno del 2022 e il 2025, di formare più di 150 figure di elevata professionalità, con un master universitario di 12 mesi incentrato sullo sviluppo di competenze tecnologiche e strategiche funzionali alla trasformazione digitale e alla transizione energetica del Paese.

Così l’ad di Terna Stefano Donnarumma: «Il Tyrrhenian Lab ci permetterà di perseguire tre obiettivi cruciali per accelerare il processo di transizione energetica: investire sui giovani, accrescere le nostre competenze specialistiche e valorizzare i territori. Sono convinto che il Tyrrhenian Lab sarà un asset strategico non solo per Terna, ma anche per il Paese e, in particolare, per le comunità con le quali abbiamo intrapreso un grande lavoro di ascolto, dialogo e collaborazione». In aula le lezioni saranno tenute anche da manager e tecnici di Terna. Spazio poi all’esperienza sul campo, grazie a stage nella società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. Gli studenti, una volta completati i 12 mesi di master, potranno poi essere assunti nelle sedi territoriali di Terna nelle tre città coinvolte dal programma. Nelle sedi del Tyrrhenian Lab lavoreranno in futuro almeno 200 persone con un indotto di mille ulteriori professionisti coinvolti. Non solo. Terna ha anche mandato on air un podcast in nove puntate, intitolato “Nora, il futuro dell’energia è il nostro mestiere”, per raccontare alla generazione Z il progetto Tyrrhenian Lab e i temi della transizione energetica. Il podcast, già disponibile sulle principali piattaforme audio, si rivolge a tutti gli appassionati dei temi dell’energia e dell’innovazione. La protagonista è una ragazza ventottenne dotata di un infallibile e straordinario talento da profiler e il racconto si focalizza su rinnovabili, digitalizzazione e nuova mobilità.  La realizzazione del Tyrrhenian Link, intervento strategico per il sistema elettrico italiano, coinvolgerà circa 250 imprese. La nuova infrastruttura di Terna, società che gestisce attorno ai 75mila chilometri di rete elettrica e circa 900 stazioni sul territorio italiano, non solo consentirà di integrare in maniera più efficiente le fonti green, ma permetterà anche di aumentare la capacità di scambio tra le zone di mercato. Più nel dettaglio, la tratta Est è lunga circa 480 chilometri, unisce l’approdo di Fiumetorto nel Comune di Termini Imerese, in Sicilia, all’approdo di Torre Tuscia Magazzeno a Battipaglia, in Campania. La tratta Ovest invece è lunga circa 470 chilometri, e collega l’approdo di Fiumetorto a quello di Terra Mala, in Sardegna. 

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