Tecnologia, la super intelligenza artificiale senza limiti mette paura al mondo

Servono regole responsabili per evitare che l'AI possa diventare una minaccia

Tecnologia, la super intelligenza artificiale senza limiti mette paura al mondo
di Matteo Grandi
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 08:08

Una volta si diceva che gli uomini temessero le donne intelligenti.

I tempi, fortunatamente, cambiano e certe battutacce finiscono in soffitta. Ma agli uomini (intesi come esseri umani) l’intelligenza continua a fare paura. In questo caso, però, a ragion veduta. Già, perché se parliamo di intelligenza artificiale i timori sono tutt’altro che infondati e sono, probabilmente, più saggi dei facili entusiasmi. Ma andiamo con ordine. I temi legati allAI oggi stanno diventando sempre più attuali e mainstream. Merito anche di servizi, come ChatGPT, che permettono un’interazione quotidiana e su larga scala anche agli utenti comuni e che rendono il mondo dell’intelligenza artificiale qualcosa di molto più vicino alle persone. Anche se la vera partita al momento si sta giocando su diversi livelli, per certi aspetti assai più complessi. E i campi coinvolti sono i più disparati: dai database ai dati sensibili, fino alla disinformazione. Proviamo allora a partire da quest’ultimo aspetto.

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C’è una questione che può sembrare banale, ma che banale non è, che riguarda l’AI applicata alle immagini. Avrete forse sentito parlare di Midjourney (anche se i software di questo tipo ormai sono numerosi); ma anche se così non fosse vi sarà certamente capitato d’imbattervi in rete o sui social nella foto di papa Francesco con indosso uno sgargiante piumino bianco all’ultima moda o in un’immagine di Emmanuel Macron scatenato manifestante in mezzo ai gilet gialli o in versione “homeless” che chiede l’elemosina in metropolitana. Ecco, questi sono soltanto due esempi, magari i più eclatanti, di che cosa possa significare applicare l’AI alle immagini, utilizzando la tecnica del cosiddetto fotorealismo. In pratica possiamo commissionare qualsiasi tipo di immagine e il software le creerà per noi: piccolissimo particolare, l’immagine creata dal software sembrerà un’immagine vera a tutti gli effetti e a quel punto distinguere il vero dal falso diventa una sorta di “mission impossible”. Provate a sbirciare la pagina Instagram Unreal Person dove un falso Keanu Reeves creato dall’AI si comporta come un influencer qualsiasi e provate a distinguerlo dall’attore reale. L’effetto è letteralmente disarmante. Insomma oggi avrebbe vita dura anche San Tommaso, perché il «se non vedo, non credo» non è più garanzia sufficiente di verità. Ma, come detto, quello legato alla distorsione dell’informazione è soltanto uno dei livelli di rischio a cui un uso sregolato dell’AI può esporre l’umanità. Le preoccupazioni oggi vanno in ogni direzione e saranno fondamentali, da qua al futuro prossimo, investimenti in cybersicurezza insieme a una sorta di moratoria dello sviluppo dell’intelligenza artificiale che coinvolga tutti i players interessati, a partire dalle grandi piattaforme fino a quando non saranno stilati protocolli che mettano nero su bianco, rischi, limiti e regole. Oggi la sicurezza e l’economia globali potrebbero essere minacciate da uno sviluppo incontrollato dell’AI. Anche perché stiamo parlando di una tecnologia non soltanto rivoluzionaria, ma altamente pervasiva che presto avrà il controllo della nostra casa, dei nostri conti in banca, di centrali idriche ed elettrice e persino dei sistemi di armamento (sempre più automatizzati). Al punto che a dirsi preoccupato oggi è nientemeno che Sam Altman, ceo di OpenAI, ovvero l’organizzazione no profit che ha lanciato ChatGPT: «Fra gli scenari futuribili – spiega Altman – non possiamo escludere modelli di Agi (un’intelligenza artificiale molto forte che si sviluppa in maniera ampia, per creare hardware o software in grado di emulare il ragionamento umano, ndr) superintelligenti che potrebbero trasformarsi in una minaccia per il mondo; ma anche un regime autocratico con una super-intelligence decisiva potrebbe portare allo stesso scenario.

Arrivare a un mondo con una super intelligenza è il più importante – e incredibile e spaventoso - progetto della storia umana. Ma il successo è tutt’altro che garantito». La sensazione è che ormai il toro sia ben fuori dalla stalla. Ed è soltanto con molto rigore e regole responsabili che si può guardare al futuro senza preoccupazioni esagerate. Ma la storia dell’umanità ci ha già raccontato che non sempre l’uomo compie le scelte più sagge. E neppure le più responsabili.

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