Zuckerberg: «In WhatsApp non cambierà nulla sulla privacy. Altre acquisizioni? Ora stiamo bene per un po'»

Mark Zuckerberg sul palco del Mobile World Congress di Barcellona
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Lunedì 24 Febbraio 2014, 19:43
La privacy su WhatsApp resta la stessa, il servizio non cambier. quello che la gente vuole, sarebbe stupido modificarla : lo assicura Mark Zuckerberg dal palco del Mobile World Congress di Barcellona, spiegando che Facebook ha comprato la chat «perchè un servizio che può connettere un miliardo di persone vale molto di più di 19 miliardi». Zuckerberg glissa sul mancato acquisto di Snapchat, popolare tra i giovani: «Dopo aver comprato una società per così tanti soldi, probabilmente ne hai per un pò».



Il guru del social network ha affermato che WhatsApp
«si adatta molto bene» a Facebook. Criticato da più parti per il prezzo dell'operazione, giudicato eccessivo, l'amministratore delegato ha spiegato che l'app vale anche di più di quanto Facebook ha acconsentito a pagare perchè è una delle poche piattaforme che ha il potenziale per mettere in contatto un miliardo di utenti.



Zuckerberg a Barcellona, ci tiene a ricordare che per come funziona ora WhatsApp nessun contenuto viene salvato dalla compagnia sui server, nemmeno le foto. Sollecitato dalle domande del giornalista tecnologico David Kirkpatrick, il più giovane miliardario al mondo ha parlato anche del Datagate: «È un problema per i colossi del web - ha detto - perchè la fiducia è importante quando usi servizi che ti permettono di condividere. Penso che si poteva evitare, che la Nsa non sia stata trasparente su quello che stava facendo». Ad ogni modo, ha aggiunto, il tema «è molto importante» per le compagnie americane e «dobbiamo continuare a rendere noti i veri dati sugli accessi, che sono nell'ordine delle migliaia e non dei milioni come alcuni pensavano in un primo momento».



Infine un riferimento al "digital divide" e al progetto Internet.org, lanciato da Facebook qualche mese fa per portare la connessione nei Paesi emergenti. La parte più costosa di connettere un altro miliardo di persone, ha detto, «non sono gli smartphone, ma la connessione». «Essere online vuol dire avere accesso all'istruzione, al credito, ai servizi e portare nuovi posti di lavoro - ha spiegato Zuckerberg -. Certo più persone connesse è un bene per Facebook ma io penso che sia un bene anche per il mondo. Questa è la nostra visione».
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