Wikipedia Zero, in Africa l'enciclopedia
online si consulta con gli sms

Wikipedia Zero, in Africa l'enciclopedia online si consulta con gli sms
di Laura Bogliolo
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Venerdì 25 Ottobre 2013, 21:16 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 13:55
Controllare gli orari dei bus, cliccare I Like, cinguettare su Twitter e postare una foto su Instagram. Operazioni online che all'homo technologicus dell'Occidente sembrano banali ma che in Africa sono ancora un sogno. Perché il web non è ancora arrivato, o meglio, stena a decollare e perché i cellulari sono ancora solo cellulari e non hanno sistemi oeprativi che consentono di navigare. Wikipedia sta cercando di colmare il vuoto informatico con un nuovo progetto: l'obiettivo di Wikipedia Zero è quello di consultare l'enciclopedia in modo gratuito solo attraverso l'uso di sms. Una metodologia (l'usa di sms) che ricorda il progetto Ushahidi, la piattaforma online per offrire informazioni in diretta attraverso messaggi di testo e e-mail provenienti da Paesi in guerra.



Wikipedia Zero. Il progetto pilota parte dal Kenya. L' enciclopedia online, come spiega la Bbc, ha stretto una partnership con operatore di telefonia mobile Airtel per offrire la consultazione dei testi dell'enciclopedia solo attraverso sms. «Il processo sarà attivo per tre mesi - ha detto Dan Foy , direttore partner tecnico per la Wikimedia Foundation - in molte parti del mondo gli smart-phone sono l'eccezione, non la regola. Ciò significa che miliardi di persone attualmente non possono vedere Wikipedia sui loro telefoni». Per attivare il servizio gli utenti devono comporre * 515 #: riceveranno quindi un SMS per inserire parole di ricerca.



Internet e l'Africa. Mentre Google sta pensando di portare internet in Africa attraverso palloni aerostatici, i cellulari continuano a essere lo strumento più usato. Si usano anche per inviare denaro (17 milioni nel fanno uso in Kenya). Molte aziende occidentali pensano che sarà proprio l'Africa il prossimo terreno su cui sfidarsi. Facebook, ad esempio, è sempre più vicina al punto di saturazione nei mercati occidentali e cerca sempre di più di adeguare i propri servizi a quelle che potrebbero essere nuove fette di mercato.

laura.bogliolo@ilmessaggero.it

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