Lo smartphone destinato a estinguersi, il futuro è l'intelligenza artificiale: lo studio Ericsson

Lo smartphone destinato a estinguersi, il futuro è l'intelligenza artificiale: lo studio Ericsson
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Giovedì 17 Dicembre 2015, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 16:33
Gli smartphone sono dappertutto e servono a fare quasi tutto, ma presto potrebbero essere sostituiti dall'intelligenza artificiale, che consentirà di interagire direttamente con gli oggetti senza passare per lo schermo di un telefonino. Quella che sembra fantascienza è invece una delle tendenze dei consumatori digitali del 2016 e oltre individuate dal tradizionale studio di Ericsson, che ha messo sotto la lente un campione di popolazione rappresentativo di 1,1 miliardi di persone (26 milioni in Italia) in 24 Paesi.

Tra le 10 tendenze figurano traguardi in qualche modo prevedibili, come un nuovo stile di vita fatto di condivisione: a partire dalla casa (basti vedere il fenomeno AirBnb), il più gettonato dagli italiani, passando per l'abbigliamento, gli articoli sportivi, il dog sitting; ma anche i pendolari sempre più smart, con il 60% di quelli italiani che accede a servizi internet durante gli spostamenti in città; fino alle emergency chat sui social network. Ma fra i 'trend' individuati dalla ricerca figurano anche mondi un pò misteriosi, come appunto l'intelligenza artificiale, che è destinata a sostituire lo smartphone permettendo di interagire direttamente con gli oggetti per esempio attraverso i cosiddetti 'wearablè, vale a dire strumenti da indossare come gli orologi smart.

C'è anche l'inquietante frontiera degli «internable», vale a dire sensori da inserire nel nostro corpo per misurare i parametri fisici, oppure il più rassicurante scenario delle cosiddette 'case sensibilì, con i mattoni che potrebbero contenere dispositivi in grado di monitorare le muffe, le perdite o i problemi elettrici.
La ricerca, infine, offre uno spaccato sul consumatore digitale italiano, che appare molto più all'avanguardia di ciò che si crede. Basti pensare che il 57% del campione svolge ricerca di prodotti più online che girando per i negozi e che il 28% legge più e-book che libri veri.
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