Il giocatore di poker perfetto si chiama Cepheus: ecco il software che batte l'uomo a Texas Hold'em

Il team di ricercatori che ha creato il pokerbot Cepheus
di Alessandro Di Liegro
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Martedì 13 Gennaio 2015, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 15:00
Chi si ricorda di Deep Blue? Nel 1996 divenne famoso per aver battuto il campione del Mondo di scacchi Garry Kasparov in una partita.



Deep Blue era un software. Ideato dalla Ibm, voleva essere la più ingegnosa e potente macchina ideata per pensare “quasi” come un umano. Dopo alcune rimostranze di Kasparov, però, si scoprì che la macchina riceveva degli “aiutini” esterni durante la partita.



A prendere il posto di Deep Blue, nell'eterna lotta fra l'uomo e la macchina, è arrivato Cepheus. Ideato e costruito da un team di ricercatori del Poker Research Group dell'Università dell'Alberta, in Canada, si pone l'obiettivo di giocare delle partite di poker essenzialmente perfette. Cepheus è un mago del “texas hold'em” specialità pokeristica divenuta famosa anche grazie a tornei multimilionari. Lo si può immaginare con occhiali da sole a specchio e berretto, seduto al tavolo insieme agli altri giocatori. I suoi inventori lo considerano talmente bravo che il miglior giocatore di poker al Mondo potrebbe tentare di giocarci contro per decine di anni senza mai batterlo.



Durante il suo sviluppo, Cepheus ha passato due mesi a giocare l'equivalente di più di un miliardo di miliardi di mani di Texas hold'em, che è più di quante partite di poker siano state giocate nell'intera esistenza dell'umanità. “Per qualsiasi possibile situazione tu possa trovarti, lui sa dire come dovresti giocare” dice Neil Burch, un programmatore che ha collaborato nello sviluppo di Cepheus all'Università dell'Alberta.



Non vuol dire che il computer possa vincere qualsiasi mano. La fortuna è qualcosa di imprevedibile, persino per un computer e un avversario potrebbe trovarsi in mano una coppia di assi o, comunque, una mano più fortunata. Al contrario, Cepheus sa come comportarsi in qualsiasi situazione si trovi: “Cepheus non perde con nessuno sulla lunga distanza. Bisogna giocare abbastanza affinché quella fortuna vada via” conclude Burch.



«Sono sicuro che riceveremo centinaia di email da gente che avrà giocato 20 o 30 mani contro, ne avrà vinta qualcuna e quindi potrà felicemente dichiarare vittoria e dire che Cepheus abbia un bug. Ma mentre un umano o un altro programma possono essere fortunati e battere Cepheus in un breve incontro, nessuno potrà farlo in una partita più lunga».



Il pericolo è, però, che l'algoritmo che governa Cepheus possa fare la fortuna dei casinò online, o che altri programmatori possano crackare il programma e diffonderlo sul web. Burch, però, minimizza: «E' come giocare con un giocatore di poker veramente bravo. Se inizi a battere tutti quanti ogni volta, poi nessuno vorrà più giocare con te».