Facebook, Sheryl Sandberg: «Le pmi di Roma e gli eroi non celebrati dell'economia globale»

Facebook, Sheryl Sandberg: «Le pmi di Roma e gli eroi non celebrati dell'economia globale»
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Giovedì 16 Luglio 2020, 06:21
Pubblichiamo, in esclusiva, un intervento di Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer (COO) di Facebook, sugli strumenti messi a disposizione dall'azienda per le piccole e medie imprese. 

di Sheryl Sandberg


Flaminia Pirozzi è da sempre appassionata di cultura giapponese e da anni ne colleziona abiti e oggetti. Poco più di una decina d’anni fa, ha trasformato la sua passione in un'attività commerciale avviando Kimonoflaminia, dedicata alla vendita di kimono, capi d'abbigliamento e accessori giapponesi, online e in fiere ed eventi a Roma e dintorni.

Quando la pandemia ha colpito l'Italia, gli eventi su cui Flaminia basava la maggior parte delle sue vendite sono stati cancellati. Aveva bisogno di vendere molto di più online se voleva sopravvivere alla crisi. Con l'aiuto del suo Direttore Generale, Alessandro Servidio, ha promosso i suoi prodotti su Facebook e Instagram e interagito con i clienti utilizzando Messenger e WhatsApp. Hanno inoltre creato un Facebook Shop per vendere direttamente ai clienti attraverso l'app. In poco tempo, il traffico e le vendite sono aumentati e l'azienda è potuta tornare a guardare con fiducia al futuro.

Le piccole imprese come quella di Flaminia sono gli eroi non celebrati dell'economia globale. Dai bar, alle librerie, ai ristoranti, agli idraulici, ai wedding planner e, sì, ai negozi di kimono, le piccole imprese creano posti di lavoro e crescita in ogni paese, contribuendo a ridurre la povertà e le disuguaglianze di reddito. Ma stanno affrontando la sfida più difficile della loro vita.

Quando è scoppiata la pandemia, i piccoli imprenditori di tutto il mondo si sono trovati nella stessa posizione di Flaminia, costretti, senza alcuna colpa, a cercare nuovi modi per portare avanti la propria attività online e rimanere a galla. E non è stato facile. La pandemia è sia un'emergenza sanitaria che una crisi economica che sta colpendo molto duramente le piccole e medie imprese.

La portata della sfida che questi business devono affrontare in tutto il mondo è reso evidente nel report “Global State of Small Business” pubblicato oggi da Facebook in collaborazione con la Banca Mondiale e l'OCSE. È il primo di una serie di report che erano stati programmati prima che il virus si diffondesse - quando avevamo previsto questa prima analisi pensavamo andasse a dipingere un quadro ben più positivo. Invece, quello che abbiamo scoperto dal sondaggio condotto su oltre 30.000 proprietari di piccole imprese in più di 50 paesi è motivo di riflessione.

Uno su sei degli intervistati in Italia ha dichiarato di aver chiuso la propria attività tra gennaio e maggio di quest'anno - un dato inferiore rispetto a molti altri Paesi. Ma più di un quarto di quelli che attualmente stanno mandando avanti la propria attività ha riferito di aver ridotto la propria forza lavoro, segno preoccupante di quella che potrebbe essere una lunga crisi occupazionale. E più di tre quarti di quelli in attività hanno detto che le vendite di questo periodo sono in calo rispetto all'anno scorso - in molti casi in modo significativo.

A livello globale, il report evidenzia anche una netta disparità tra i sessi. Le aziende di proprietà femminile hanno il 7% di probabilità in più di essere chiuse rispetto a quelle di proprietà maschile, e sono molto più concentrate nei settori maggiormente colpiti dalle restrizioni sulle attività. Tuttavia, una nota positiva è che l'Italia sembra invertire questa tendenza, con un numero leggermente superiore di aziende gestite da donne che rimangono aperte rispetto a quelle gestite da uomini.

L'indagine mostra che il turismo e l'ospitalità hanno risentito delle restrizioni legate al COVID e della riduzione della spesa dei consumatori, e le imprese più piccole, quelle di proprietà e gestite da una sola persona, hanno chiuso più di altre.

Facebook opera nel campo delle piccole imprese. Più di 160 milioni di aziende utilizzano Facebook, Instagram, Messenger o WhatsApp ogni mese per interagire con i clienti, vendere e crescere. Sono il cuore pulsante della comunità di Facebook e fin dai primi giorni della pandemia ci siamo adoperati per aiutarli ad affrontare la tempesta. Ecco perché abbiamo recentemente lanciato i Facebook Shop per facilitare la vendita online e abbiamo creato un Centro risorse per i business, dove le aziende possono ricevere formazione, consigli e informazioni, anche da parte di esperti del settore sanitario.

Gli imprenditori come Flaminia sono persone resilienti, più del 40% degli intervistati in Italia si è detto ottimista per il futuro. Ma è chiaro che hanno bisogno di due cose: un supporto economico e clienti. La via della ripresa è incerta e molti potrebbero aver bisogno del sostegno dei governi o di altre istituzioni per rimettersi in carreggiata. Ci auguriamo che questo report contribuisca a individuare le aree in cui tale sostegno può fare la differenza. Questi sono tempi difficili per le aziende di tutto il mondo, ma Facebook è determinato a fare tutto il possibile per aiutarle non solo a sopravvivere ma anche a crescere.
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