Cybertech Europe 2018, le startup italiane all'Expo della cybersicurezza

Il padiglione delle startup (foto Paolo Rizzo(Ag. Toiati)
di Alessandro Di Liegro
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Giovedì 27 Settembre 2018, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 20:38

La domanda di cibersicurezza è molto superiore all'offerta. Specialmente in Italia, dove il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'informatica), in collaborazione con il Cnr stanno lavorando per individuare le migliori soluzioni per la cura delle infrastrutture nostrane. La rappresentanza italiana al Cybertech Europe 2018, che chiude oggi alla Nuvola Convention Center, per quanto riguarda le startup di cyber security è in quattro esperienze diverse, alcune provenienti dal mondo accademico e delle università, altre nate dallo spirito imprenditoriale dei fondatori: la romana Aspisec è una di queste. Nata circa 2 anni e mezzo fa si occupa principalmente di firmware security, ovvero della sicurezza dei device, pur offrendo soluzioni di protezione a 360 gradi delle infrastrtture informatiche: «analizziamo il firmware e capiamo le vulnerabilità del dispositivo» spiega il “security specialist” Mario Villani. Poco più “giovane” è Swascan, una soluzione dedicata alle piccole e medie imprese: una piattaforma cloud per il testing di sicurezza. In pratica ricerca, indentifica e risolve le vulnerabilità su siti, app e network. «Con la nuova normativa europea sulla protezione dei dati personali, la GDPR, è necessario che le aziende effettuino un'analisi del rischio tecnologico – spiega l'amministratore delegato Riccardo Paglia – e qui entriamo in gioco noi che offriamo un assessment di sicurezza sul sito».
 



Dal mondo accademico arrivano Talos e Ermes. La prima, spinoff dell'università di Genova, si occupa di analisi della sicurezza delle applicazioni mobile. Due dei responsabili della startup, Davide Caputo e Gabriel Georgiou, spiegano il funzionamento del loro software: «Se un dipendente di un'azienda vuole scaricare un'app su un dispositivo aziendale, la nostra soluzione analizza l'applicazione e la verifica, offrendo un report sui rischi legati alla sicurezza». Soluzione dedicata al business come quella di Ermes, proveniente dal Politecnico di Torino, che promette una protezione contro il tracciamento pubblicitario, con un risparmio di banda di oltre il 30% e un incremento della velocità di navigazione: «Raccogliamo i dati in maniera anonima, fornendo protezione e sicurezza – racconta l'amministratore delegato Hassan Metwalley – difendiamo dal malwertising e rimuoviamo la pubblicità».

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