Cosmo SkyMed: è “made in Italy” il primo Centro per le emergenze climatiche ai Caraibi

Cosmo SkyMed: è “made in Italy” il primo Centro per le emergenze climatiche ai Caraibi
3 Minuti di Lettura
Martedì 18 Dicembre 2018, 22:20
Un inedito centro per gestire attraverso le tecnologie spaziali gli effetti sulle piccole isole oceaniche delle emergenze climatiche. Prima fra tutte l'innalzamento del mare. È quello che la società italiana e-Geos sta per realizzare alle Piccole Antille grazie ad un accordo firmato con il governo di Santa Lucia.

La joint venture Telespazio (80%) e Agenzia Spaziale Italiana (20%), specializzata nel settore dei servizi di geo-informazione, ha annunciato che è pronta a produrrei nel piccolo Stato-isola dei Caraibi un sistema di allerta rapido Early Warning System ad altissima tecnologia. «È la prima volta che nasce un centro di geo-informazione del genere per gestire nei Caraibi le emergenze climatiche che colpiscono con frequenza queste isole» spiega all'Adnkronos Massimo Claudio Comparini, responsabile Geo-informazione del Grupppo Leonardo e amministratore delegato di e-Geos che ha annunciato oggi l'accordo.

«Con le nostre tecnologie spaziali - continua Comparini - avremo la possibilità di capire le conseguenze climatiche, anche il punto di costa, cioè il monitoraggio delle coste, e questo contratto nasce grazie all'esperienza maturata nel settore delle emergenze coordinando il sistema Copernicus EMS in ben sei centri europei».

Il servizio della Commissione europea Copernicus EMS (Emergency Management Service-Rapid Mapping) è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno ed è infatti gestito da Leonardo attraverso la sua controllata e-Geos che, alla guida di un consorzio europeo, «elabora e rende disponibili alla Commissione Europea, in poche ore dall'attivazione del servizio da parte dell'utente autorizzato, mappe satellitari di aree colpite da un disastro naturale o da crisi umanitarie» sottolinea ancora Comparini. 

E utenti autorizzati del sistema sono Protezioni civili europee e altri operatori di emergenza impegnati nell'assessment dei danni e negli interventi durante e dopo ogni emergenza. Copernicus EMS, inoltre, assiste le operazioni umanitarie internazionali extraeuropee, in collaborazione con Nazioni Unite, World Bank e ONG. Ma la novità del centro caraibico di Santa Lucia, rimarca ancora Comparini, «è che per la prima volta si realizza un centro che mette insieme sistemi hardware e software per dotare un Paese di una infrastruttura per la prevenzione delle emergenze effetto dei cambiamenti climatici».

In particolare, il contratto annunciato oggi, prevede la realizzazione sull'isola di un centro per servizi di geo-informazione che sarà sviluppato da e-Geos integrando le capacità tecnologiche della costellazione satellitare italiana Cosmo-SkyMed, i dati generati dai radar meteorologici e le capacità dell'azienda nel settore strategico dell'emergency mapping.
In questo campo, argomenta Comparini, e-Geos «è in grado di fornire in poche ore mappe satellitari pre e post evento con copertura globale, per supportare le operazioni di soccorso dopo eventi climatici estremi». Il nuovo centro e l'erogazione dei servizi che ne nasceranno consentiranno alle autorità locali di incrementare la capacità di allerta e di fornire una rapida valutazione dei danni provocati. La struttura, infine, sarà gestita dal Centro Meteorologico Slumet-Saint Lucia Meteorological Services dell'isola caraibica e dalla National Emergency Management Organisation (Nemo), responsabile della gestione delle emergenze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA