Prima della Scala, la cena di gala è firmata dal tre stelle Enrico Bartolini

Cena di Gala della Prima della Scala: a firmarla è il tre stelle Enrico Bartolini
di Rita Vecchio
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Martedì 3 Dicembre 2019, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 13:57

È il nuovo tre stelle italiano Enrico Bartolini a firmare la cucina della Cena di Gala per 500 invitati della Prima della Scala. Tosca - l’opera di Giacomo Puccini che con un cast parimenti stellare inaugurerà la stagione il prossimo 7 dicembre diretta dal maestro Riccardo Chailly e con l’allestimento di Davide Livermore - continuerà dopo la chiusura del sipario attraverso i quattro piatti del pluristellato chef del ristorante all’interno del Mudec di Milano. O, meglio, attraverso «quattro passaggi», come lui stesso ama definirli. «È un momento di cultura per tutti noi - dice Bartolini toscano come lo era Puccini che per la prima volta quest’anno terrà chiuso il suo ristorante - Nella scelta del menu, più che ai personaggi mi sono ispirato alla personalità dell’autore che ha scritto un’opera straordinaria. E sono onorato di essere stato scelto da Caffè Scala per la realizzazione questa cena che è per Milano un evento di straordinaria importanza». 

I PIATTI DELLA PRIMA 
L’antipasto della tradizione toscana di Minestra di cavolo nero e piccione e Ceci, seppioline e cacciucco, il Risotto rape rosse e salsa gorgonzola, uno dei piatti storici e iconici della storia di Bartolini che per l’occasione diventa l’”omaggio a Cavaradossi”, il personaggio protagonista innamorato di Tosca. Il secondo è Tenerezza di Vitello, con sapori speziati come la curcuma, accompagnato da una millefoglie di funghi e patate. E per finire l’Albero di arance con gelato al cioccolato e zabaione al rum. 

LO CHEF
«Quando abbiamo scelto Bartolini, era ancora un bi-stellato. - dice Salvatore Quartulli, amministratore e direttore generale di Caffè Scala che organizza la Cena di Gala - La fiducia che gli abbiamo dato era la consapevolezza che avrebbe trionfato in qualunque caso». Enrico Bartolini è lo chef più stellato d’Italia della Guida Michelin, oltre che super premiato. Otto le stelle in tutto per i suoi ristoranti. Oltre a essere l’undicesimo tre stelle con il suo Mudec di Milano, 2 stelle le ha al Glam di Venezia con lo chef Donato Ascani, una al Casual a Bergamo, una alla Locanda del Sant'Uffizio in Monferrato e una alla La Trattoria di Castiglione della Pescaia. Prima di Bartolini, tre stelle alla Cena di Gala del Teatro erano stati i fratelli Chicco e Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio che hanno reso omaggio alla Giovanna D’Arco di Giuseppe Verdi nel 2015, senza considerare Gualtiero Marchesi con la Traviata nel 2013. 

SOCIETÀ DEL GIARDINO
Cinque i saloni allestiti per la Cena di Gala riservata a 500 invitati nelle lussuose sale della Società del Giardino, l’elitario circolo milanese tra i più antichi al mondo a due passi dal Duomo e da piazza della Scala nato alla fine del ‘700. Stanze allestite come fosse il palcoscenico della Tosca, con velluti colorati, carta da zucchero indaco, rosso. E le immancabili decorazioni floreali create da Tea Rose. Piatti Richard Ginori, argenteria fiorentina, tovaglie ricamate. Tutto all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza, come cerimoniale richiede. 

FESTA NEL DIETRO LE QUINTE
E mentre alla Società del Giardino si attende gli invitati al gran Gala, tutte le maestranze del Teatro sono invitate al buffet nel retro-palcoscenico allestito velocemente mentre in scena si consumano gli applausi. A curarlo, l’executive Chef di Caffè Scala Maurizio Riva e sempre in tema Tosca. I Tonnarelli Cacio e Pepe dedicati a Roma - luogo dove si svolge l’azione scenica, tra Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo e di fatto, dopo Tosca, Cavaradossi e Scarpia,  la “quarta protagonista” dell’opera pucciniana -il Pollo alla Marengo, piatto prediletto da Napoleone Bonaparte, il Buccellato di Lucca, patria di Puccini e il mega panettone artigianale di 20 chili, come da migliore tradizione meneghina. E solo a notte fonda si potrà davvero dire chiuso il sipario. E spente le luci.

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