Pietro Genovese
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Incidente a Corso Francia, Pietro Genovese giovedì 2 gennaio 2019 è stato interrogato per circa un'ora dal gip nell'interrogatorio di garanzia. Il 20enne, figlio del regista Paolo Genovese, è agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio stradale plurimo per avere investito e ucciso nella notte tra il 21 e 22 dicembre scorso le due studentesse sedicenni Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli su Corso Francia, a Roma. Genovese, accompagnato dai suoi difensori gli avvocati Gianluca Tognozzi e Franco Coppi, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Bernadette Nicotra che il 26 dicembre scorso ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari. A termine dell'interrogatorio di Pietro Genovese è l'avvocato Franco Coppi a parlare: «Pietro Genovese è affranto, prova dolore e angoscia per quanto avvenuto, per la morte delle due giovani ragazze. Nessun commento sulla dinamica dell'incidente».
Corso Francia, Pietro Genovese: «Era verde, non le ho viste»
Paolo Genovese scrive alle famiglie di Gaia e Camilla: «Dolore enorme»
«Sono sconvolto e devastato per quello che è successo». È quanto ha detto, in base a quanto riferito dai suoi difensori, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip durato circa una ora. «Pietro Genovese non è il killer descritto, e merita rispetto e comprensione come le famiglie di queste due ragazze - dicono i suoi difensori -. Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte». «Il nostro assistito - hanno aggiunto i penalisti - ha risposto alle domande. Ad ora non abbiamo presentato istanza di attenuazione della misura cautelare. Rifletteremo anche su un eventuale ricorso al Riesame».

«Non le ho viste, sono passato con il verde». Pietro Genovese, la sua versione su quella sera del 21 dicembre, quando ha investito e ucciso Camilla Romagnoli e Gaia von Freymann, l’ha ripetuta già tante volte, tra le lacrime, subito dopo l’impatto e nei giorni successivi. Senza darsi pace su quanto fosse accaduto.
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Corso Francia, Pietro Genovese: «Era verde, non le ho viste»
Paolo Genovese scrive alle famiglie di Gaia e Camilla: «Dolore enorme»
«Sono sconvolto e devastato per quello che è successo». È quanto ha detto, in base a quanto riferito dai suoi difensori, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip durato circa una ora. «Pietro Genovese non è il killer descritto, e merita rispetto e comprensione come le famiglie di queste due ragazze - dicono i suoi difensori -. Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte». «Il nostro assistito - hanno aggiunto i penalisti - ha risposto alle domande. Ad ora non abbiamo presentato istanza di attenuazione della misura cautelare. Rifletteremo anche su un eventuale ricorso al Riesame».

«Non le ho viste, sono passato con il verde». Pietro Genovese, la sua versione su quella sera del 21 dicembre, quando ha investito e ucciso Camilla Romagnoli e Gaia von Freymann, l’ha ripetuta già tante volte, tra le lacrime, subito dopo l’impatto e nei giorni successivi. Senza darsi pace su quanto fosse accaduto.
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