Eurovision 2023

Marco Mengoni ha già stirato la bandiera tricolore e cominciato a scaldare la voce, Mara Maionchi e Gabriele Corsi - la coppia di commentatori fuori campo per l'Italia - promettono fuoco e fiamme e a Liverpool l'atmosfera comincia a scaldarsi per l' Eurovision 2023, in programma la prossima settimana. «Un Sanremo al triplo», così la presidente Rai Marinella Soldi definisce la manifestazione ospitata per questa edizione dalla Gran Bretagna, scelta dopo la vittoria dell'Ucraina lo scorso anno a Torino e l'impossibilità per il Paese in guerra di organizzare l'evento. «L' Eurovision è una grandissima emozione per tutto ciò che rappresenta. Un evento straordinario che unisce e rende protagonisti i servizi pubblici europei - dichiara Soldi - e la Rai stessa. È una festa della della canzone, che vive in tutte le sue sfaccettature valori importanti, come l'amicizia tra i popoli, l'apertura alle altre culture, l'inclusione e la diversità, il rifiuto della violenza, l'accoglienza e la sostenibilità». L' Eurovision Song Contest è l'evento non sportivo più visto al mondo e anche in Italia negli ultimi anni ha riscontrato un interesse sempre maggiore (la finale dello scorso anno fu seguita da 6,6 milioni di spettatori con il 41,9% di share). Le due semifinali saranno trasmesse in prima serata su Rai2 (precedute da due anteprime), la finale su Rai1 (anch'essa preceduta da un'anteprima). Impegnate anche Radio2 e RaiPlay. Il commento fuori campo è affidato all'ormai veterano Gabriele Corsi, alla terza esperienza, e alla new entry Mara Maionchi. «I veterani di solito fanno una brutta fine - ironizza Corsi -, meglio dire che sono 'resident'. Con Mara sarà impossibile seguire un copione. Ci affideremo all'estro». Mara Maionchi, dal canto suo, non farà rimpiangere Cristiano Malgioglio. «Non ho ancora capito bene in quale situazione mi sono calata, ma spero di comportarmi bene. Mi conoscete, spero di essere simpaticuccia. Alla fine sono sempre io: conto molto sulla fortuna». Ospite della serata finale, ed è la prima volta che spetta a un italiano, è Mahmood, alla sua terza presenza all' Eurovision dopo due partecipazioni in gara. Sarà chiamato a interpretare Imagine, capolavoro di John Lennon. Ma c'è un pò di Italia anche con San Marino, che ha scelto di farsi rappresentare dal gruppo vocale dei Piqued Jacks, e con la Norvegia in gara con Alessandra Mele, padre italiano e madre scandinava. «All'Italia fa bene essere dentro all' Eurovision - sottolinea Stefano Coletta, direttore Intrattenimento Prime Time -: è un grandissimo mondo democratico ed è interessante guardare alle differenze con gli altri Paesi. C'è una rappresentazione massima della libertà artistica ed espressiva. Da noi spesso l'intrattenimento è letto con chiave moralista».

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