Coronavirus: Angela, morta in ospedale a Crema. Il figlio: «Come è stata infettata?»

Coronavirus: Angela, morta in ospedale a Crema. Il figlio: «Come è stata infettata?»
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 24 Febbraio 2020, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 11:57

Era sempre disponibile se c'era una festa da organizzare all'oratorio o nella piazza del piccolo comune di Trescore Cremasco dove viveva da anni, in Lombardia. La si vedeva con le maniche di camicia arrotolate fino ai gomiti nelle sere d'estate quando dava una mano all'amministrazione comunale nella rassegna Agosto in festa per chi resta. All'occorrenza cucinava e si prodigava negli eventi sociali promossi dal Movimento cristiano lavoratori. Angela Denti Tarzia, 68 anni, vedova e con tre figli (due maschi e una femmina) è la terza vittima del coronavirus. Da mesi combatteva contro un tumore, che anni fa era riuscita a sconfiggere. Ma il male era poi tornato. Ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Cremona il 30 gennaio, la signora Angela era stata trasferita lo scorso 18 febbraio al nosocomio di Crema dov'è venuta a mancare ieri poco dopo le 14, nel reparto di Oncologia. La morte, nonostante la sua patologia, è da ricondurre al Covid-19.

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Angela, morta in ospedale a Crema. Il figlio: «Come è stata infettata?»

LA FAMIGLIA
Nelle scorse settimane era stata sottoposta a due interventi chirurgici e aveva avuto delle complicazioni cardiache che sono state tenute sotto controllo con i farmaci. Il figlio della signora, Eddy, racconta così le ultime ore: «Siamo arrivati in ospedale con i miei fratelli questa mattina (ieri ndr), mia madre stava male da tempo per un'altra malattia, ma i medici le hanno fatto il tampone perché da diversi giorni aveva la febbre. Le analisi hanno dato un esito positivo al Covid-19, poi la situazione è precipitata ma dall'ospedale non ci hanno saputo dire come mia madre abbia potuto contrarre il virus e da chi. In sostanza, non è stato possibile ricostruire il contagio». La famiglia crede che sia avvenuto - come è lecito supporre - in ospedale. E forse proprio in quello di Cremona. Ai figli della 68enne i sanitari hanno solo detto di restare in casa. «Una situazione per noi molto difficile da affrontare - conclude il figlio Eddy - perché oltre al dolore non sappiamo cosa fare, se possiamo organizzare il funerale, se dobbiamo sottoporci agli esami e quando perché siamo entrati ovviamente in contatto con lei in questi giorni, se dobbiamo metterci in auto-quarentena. L'Asl, finora, non ci ha detto nulla». Di certo, nessuno della famiglia è entrato in contatto con persone rientrate dalla Cina. Angelo Barbati, sindaco di Trescore Cremasco, conta di chiarire al più presto il quadro per le esequie alle quali tuttavia potranno partecipare poche persone: «In questo frangente emergenziale dobbiamo evitare, anche durante i riti religiosi - spiega il sindaco - assembramenti di persone». Di certo con la scomparsa della 68enne è cresciuta la preoccupazione a Crema e non solo.

I CONTAGI
All'ospedale è in vigore già da venerdì un doppio triage con un canale separato per i pazienti con sintomatologia da coronavirus ma i casi che lambiscono il Comune e l'intera provincia di Cremona vanno aumentando. Il bilancio dei contagi - provvisorio - parla di 16 casi, come ha detto l'assessore regionale al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. Tra questi, anche il caso di un 32enne di Bonemerse rientrato dalla Cina accusando sintomi influenzali. Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi ha chiesto alla Regione la chiusura delle scuole. Ieri sera è arrivata l'ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana e dal ministro alla Salute Roberto Speranza per fermare il contagio: chiusi musei, scuole, cinema con lo stop a qualsiasi tipo di manifestazione. In tutta la Lombardia.
 

 
 

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