L'Italia saluta Wimbledon: Fognini spreca 5 set point e si arrende a Murray

L'Italia saluta Wimbledon: Fognini spreca 5 set point e si arrende a Murray
di Angelo Mancuso
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Venerdì 7 Luglio 2017, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 12:48
Due ore e mezza e oltre di lotta sul Centre Court. Cinque set point mancati nel quarto parziale, a un passo da un quinto set che tutti avremmo voluto vedere. Fabio Fognini ha ceduto al campione in carica di Wimbledon e numero uno del mondo Andy Murray in quattro set: 6-2 4-6 6-1 7-5 per lo scozzese, che per la decima volta agguanta gli ottavi nello Slam di casa. Ci vorrà un po' al ligure per dimenticare quei cinque set point falliti: due sul 5-2 con Murray al servizio, due sul 5-3 al turno di battuta, uno sul 5-4 con Murray di nuovo al servizio. Peccato, perché il tennista britannico non è al top: l'anca è infiammata e infatti la percentuale di prime palle è stata sotto il 50%. La differenza l'ha fatta l'erba, una superficie sulla quale Murray è a suo agio, Sicuramente più di Fognini, che infatti lo aveva battuto di recente al Foro Italico ma sulla terra rossa.

Resta comunque l'ottimo torneo dell'azzurro: ha dimostrato di poter fare bene anche sui prati.
«C'è amarezza per la sconfitta, ma lo sport è questo e devi saperlo accettare - ha detto - però al tempo stesso sono soddisfatto per aver giocato alla pari con il numero uno del mondo e campione del torneo per oltre due ore e mezza». Ora lo attendono tre tornei sulla terra e poi la lunga trasferta sul cemento americano.

E' uscita di scena al terzo turno anche Camila Giorgi, battuta dalla lettone Jelena Ostapenko in un braccio di ferro a suon di vincenti. La regina del Roland Garros si è imposta con un doppio 7-5, ma la marchigiana era avanti 5-3 nel primo set e 5-2 nel secondo. Non ha saputo concretizzare il vantaggio sprecando troppo quando era il momento di chiudere contro una rivale che gioca praticamente a specchio e senza colpi interlocutori.

«Se supero i primi turni posso diventare pericoloso». Rafa Nadal lo aveva detto alla vigilia di Wimbledon. Missione compiuta: è negli ottavi senza aver ceduto sin qui un set. Dopo l'australiano John Millman e lo statunitense Donald Young è toccato al Next Gen russo Karen Khachanov arrendersi al mancino spagnolo, terza testa di serie: 6-1 6-4 7-6 (3). Negli ottavi lo attende il gigante lussemburghese Gilles Muller, che si è fatto spazio a suon di ace. Lunedì il mancino spagnolo, che vanta sull'erba londinese due titoli e altre tre finali, proverà a centrare i quarti di finale per la prima volta dal 2011. Intanto si gode la vittoria numero 852 nel circuito, un club d’elite di cui fanno parte solo altri sei giocatori: Federer, Connors, Lendl, Vilas, McEnroe e Agassi.

Viaggia spedito anche il croato Marin Cilic, settima testa di serie, che si è sbarazzato in tre set dello statunitense Steve Johnson, 26esima testa di serie: 6-4 7-6 (3) 6-4 per il 28enne di Medjugorje, recente finalista al Queen’s. Fuori invece Kei Nishikori, testa di serie numero 9, che ha ceduto in quattro set allo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 18 del tabellone: 6-4 7-6 (3) 3-6 6-3.

Nel torneo femminile continua la corsa alla prima posizione mondiale di Simona Halep. La rumena, seconda testa di serie e staccata di soli 115 punti dalla numero uno Kerber, ha sconfitto per 6-4 7-6 (7) la cinese Shuai Peng.

Ora la Halep troverà mamma Vika Azarenka, che torna negli ottavi di uno Slam dopo un anno e mezzo. La bielorussa, che lo scorso dicembre ha dato alla luce Leo, ha battuto la britannica Heather Watson per 3-6 6-1 6-4. Avanza anche Johanna Konta, sesta testa di serie, che ha superato per 6-4 6-1 la greca Maria Sakkari, numero 101 del ranking mondiale. Così come Venus Williams, che a 37 anni è negli ottavi dopo aver sconfitto per 7-6 (3) 6-4 la giapponese Naomi Osaka.
Con 98 partite giocate a Wimbledon è la terza giocatrice con più presenze sui prati dei Championships dietro Martina Navratilova (134) e Chris Evert (111).

 
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