Djokovic avrebbe Monfils nel teorico ottavo, un quarto con Medvedev o Tsitsipas e una semifinale con Zverev, oppure una possibile riedizione dell’ultima finale con Anderson. Nadal è invece nella parte bassa nell’ottavo di Cilic, nel quarto di Thiem o Fognini, nella semifinale di Federer. E già al 2° turno potrebbe incrociare Kyrgios. Teoria, solo teoria. Al di là delle schermaglie dialettiche, se Rafa passerà indenne i primi turni potrà diventare pericoloso. C’è però un’incognita: le martoriate ginocchia potrebbero creargli qualche problema su una superficie che costringe a tenere il baricentro piuttosto basso. Nel 2018 vinse Djokovic: è ancora lui il preferito dei bookmaker, ma Federer, nonostante le quasi 38 primavere, punta al nono squillo. Ma non dovrà spendere troppe energie nei primi turni.
INSEGUITORI
Sono quelli del bicchiere mezzo pieno, ma nel loro caso entrano in ballo mille variabili, non ultima (anzi, forse per prima) la fortuna. Il gigante croato Cilic, perfetto per i prati con la dote di ace che si porta in campo, può contare su due fattori importanti: sa come si vince uno Slam e avrà voglia di rivalsa dopo la finale persa nel 2017 contro Federer complice una vescica traditrice. La sensazione è che il resto dei pretendenti (da Zverev e Tsitsipas in giù) potrà ottenere buoni risultati, magari ottimi, ma senza reali chance di sollevare il trofeo.
L’ITALIA S’È DESTA
Per una volta il nostro tennis maschile potrebbe sorprendere il pubblico british. Di certo gli azzurri sono coloro che hanno conquistato più punti sull’erba tanto ostica in passato nelle poche settimane di rodaggio e avvicinamento ai Championships: 2 titoli con Berrettini (a Stoccarda) e Sonego (ad Antalya) e 2 semifinali. Meglio di americani, australiani, francesi, ecc. Undici complessivamente al via: tra le donne c’è la rientrante Giorgi. Diretta su Sky Sport e ogni sera alle 23.30 SuperTennis proporrà in chiaro il miglior match della giornata.
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