Fed Cup, il momento di Italia-Spagna e Roberta Vinci: «La Nazionale è una scelta di cuore»

Roberta Vinci
di Guido Frasca
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Sabato 16 Aprile 2016, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 16:14
Campionessa in campo e fuori. A Lleida contro la Spagna servirà il talento di Roberta Vinci, che oggi sfida Carla Suarez Navarro: in palio la permanenza nel World Group della Fed Cup. Anche perché c'è un punto interrogativo su Sara Errani, che dovrebbe affrontare Garbine Muguruza: la romagnola ha un risentimento al bicipite femorale destro e solo poco prima dell'incontro scioglierà i dubbi (ieri ha provato per circa 40 minuti sul centrale). Eventualmente è pronta Francesca Schiavone (diretta su SuperTennis e Rai Sport 1 dalle 13). La Vinci torna in maglia azzurra dopo oltre un anno: ha messo da parte gli interessi personali al contrario di chi, leggi Camila Giorgi, ha disertato la convocazione. Ed eccola sulla terra rossa di Lleida insieme a Errani, Schiavone e Knapp. Del gruppo storico capace di conquistare 4 Fed Cup manca la Pennetta, che si è ritirata. L'arrivo di Flavia è annunciato: vuol essere vicina alle ex compagne per sostenerle.
L'amore per la maglia azzurra su tutto?
«Ho giocato tanti anni in Fed Cup. Nella trasferta di Marsiglia contro la Francia ho chiesto a capitan Barazzutti di non essere convocata perché c'era in ballo l'ingresso tra le top ten e dovevo concentrarmi sui tornei. Sia Corrado che la federazione mi sono venuti incontro. Ma ora si tratta di uno spareggio ed è giusto mettere l'Italia davanti a tutto. La mia è una scelta di cuore, amo la nazionale». 
Le avversarie sono fortissime…
«Sia la Muguruza che la Suarez Navarro sono top ten, anche se Carla ne è appena uscita, ma conta poco».
Si è tolta un peso entrando tra le prime 10?
«Era un obiettivo e lo avevo fallito in un paio di occasioni. Ce l'ho fatta quasi a fine carriera e ha un sapore ancora più buono. Ora sono tranquilla dentro e fuori dal campo».
C'è che dice che potrebbe essere il suo ultimo anno…
«Non ho detto che dopo le Olimpiadi di Rio mi ritiro, ho solo sottolineato che non sono più una ragazzina, ho una certa età e non giocherò ancora tanto. Bisogna saper dire basta al momento giusto, ma non mi sono posta delle scadenze».
Serena Williams non è più la stessa?
«Si è tolta talmente tante soddisfazioni e ha vinto così tanto che un periodo di appannamento ci può stare. Lo scorso anno di questi tempi era imbattibile, ma pure per lei gli anni passano».
La futura n.1?
«La Azarenka. Lo è stata già qualche anno fa ed era l'unica a tener testa a Serena. Ora è pronta».