Dagli Stati Uniti a Roma: bentornato tennis

Dagli Stati Uniti a Roma: bentornato tennis
di Gianluca Cordella
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Giovedì 18 Giugno 2020, 09:30
Il tennis riparte. Adesso è ufficiale. E non si parla di tornei extra circuito tanto per riprendere il ritmo o di sperimentazioni regolamentari in vista di possibili exploit futuri. Le sigle che governano la racchetta mondiale - Atp, Wta e Itf - hanno sciolto le ultime riserve post coronavirus e hanno annunciato gli attesi calendari che, tanto per cambiare, sono animati da filosofie diverse: l’Atp ha programmato i tornei maschili fino alla metà di ottobre in attesa di capire come comportarsi con i tornei asiatici, la Wta si è spinta fino al termine della stagione, programmando anche le Finals di Shenzhen. Sia al maschile che al femminile resistono gli Internazionali Bnl d’Italia, al via il 20 settembre. 

PRONTI, VIA
Andiamo con ordine. Gli uomini ripartiranno da Washington il 14 agosto. Un Masters 500 per sgranchirsi le gambe prima della terribile infilata che partirà il 22 agosto con il 1000 di Cincinnati, che trasloca ufficialmente a Flushing Meadows per eliminare gli spostamenti per gli Us Open, che mantengono la posizione originaria in calendario (via il 31 agosto). Dunque, da Cincinnati che non è a Cincinnati si susseguiranno due Slam e tre Masters 1000 che potrebbero mettere a dura prova la resistenza di chi arriverà fino in fondo nei primi tornei. Dopo i due appuntamenti americani si vola sulla terra rossa di Madrid, al via il 13 settembre, giorno della finale di New York (in realtà, chi saluterà il Major americano dopo i primi turni, potrà cimentarsi dall’8 settembre con il “250” di Kitzbuhel), Quindi dal 20 al 27 si giocherà a Roma, con la speranza del presidente federale Angelo Binaghi di poter aprire anche le porte al pubblico. Un obiettivo che, se centrato, garantirebbe un ritorno di immagine ancora maggiore al torneo del Foro Italico, tra i pochi appuntamenti ad essersi salvati. Nemmeno il tempo di festeggiare sotto Monte Mario e si volerà a Parigi per il terzo e ultimo Slam di questa stagione anomala. E con il Roland Garros (27 settembre-11 ottobre) terminano le certezze. 

IL FINALE
Fissati i paletti l’Atp di Andrea Gaudenzi si è subito rimessa al lavoro per ampliare il calendario, con l’obiettivo - un po’ come tutti gli sport - di riuscire a organizzare il maggior numero possibile di eventi entro la fine dell’anno. Le trasferte asiatiche in questo momento danno poche certezze, al contrario della stagione indoor europea che avrà come momenti clou il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le Atp Finals, le ultime disputate a Londra prima che Torino raccolga il testimone dal prossimo anno. Difficile che possano disputarsi le Next Gen Finals di Milano: più probabile che l’Atp voglia sfruttare quei giorni per recuperare qualche altro torneo per tutti e non solo per i talenti under 21. 

SICILIA BELLA
Se gli uomini prendono tempo, le donne invece pianificano l’attività fino al termine del 2020. E, anzi, bruciano i colleghi anche sul ritorno in campo. Sarà infatti la Wta a riaprire le danze con il torneo di Palermo, al via il 3 agosto. Anche il calendario delle ragazze non è definitivo - compaiono delle finestre con la dicitura “tbd”, in via di definizione - ma, ad esempio, punta con più fiducia sul giro asiatico, al via il 5 ottobre da Seul per poi correre, tappa dopo tappa, fino alle Wta Finals di Shenzhen, al via il 9 novembre. Significativa la data del 19 ottobre: in quel giorno si aprirà il “Premier 5” di Wuhan. Lo sport che torna dove l’emergenza è cominciata. Un bel modo per dire “ce l’abbiamo fatta”.

 
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