Internazionali, Sinner: «La pressione c'è ma va gestita, ogni dettaglio può fare la differenza»

Internazionali, Sinner: «La pressione c'è ma va gestita, ogni dettaglio può fare la differenza»
di Giacomo Rossetti
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Domenica 8 Maggio 2022, 16:50

C’è tanto peso sulle spalle di Jannik Sinner. Vista l’assenza di Matteo Berrettini, l’idolo di casa, le luci degli Internazionali di Roma 2022 sono tutte puntate sul tennista altoatesino, che debutterà domani contro Pedro Martinez. “Credo di essere rimasto uguale come persona, rispetto al mio esordio a Roma di tre anni fa – confessa Jannik in conferenza stampa – Ho il mio team intorno a me, e degli obiettivi in testa che proverò a raggiungere per quanto difficili siano”. Già, perché quando il livello si alza parecchio, il campione (o chi vuole diventarlo) deve fare un ulteriore salto di qualità: “Quando sei decimo-quindicesimo al mondo, ogni dettaglio può fare la differenza. Io faccio del mio meglio per andare avanti, vediamo questa settimana come andrà…”.

“La pressione? C'è, ma va gestita”

Non solo a Roma mancherà l’enfant du pay Berrettini, ma anche Matteo Musetti, infortunatosi a Madrid, è stato costretto ad alzare bandiera bianca. “Mi dispiace tanto per entrambi, visto che questo è uno dei più grandi tornei al mondo – prosegue Sinner, che dichiara di trovarsi molto a suo agio nei campi del Foro Italico – La terra di Roma mi piace di più di quella di Madrid, dove si scivola molto e si è in altura.

Qui mi sento sempre un po’ meglio, e quando c’è tanto pubblico l’atmosfera diventa ancora più bella”. La sconfitta contro Felix Auger-Aliassime (6-1 6-2) al Masters madrileno non ha scalfito la fiducia del classe 2001 nei propri mezzi: “Se non fosse stato così tardi, sarei andato al campo ad allenarmi. Non mi era mai successo di perdere in quel modo in meno di un’ora, ma con Simone (Vagliozzi, il suo coach, ndc) a mezzanotte ci siamo messi a vedere video della partita per capire dove migliorare”. E a chi gli chiede se senta la pressione, il talento azzurro risponde con onestà: “Certo che la sento, la pressione c’è. Ma va saputa gestire”.

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