Cori Gauff, la favola continua: la quindicenne al terzo turno

Cori Gauff, la favola continua: la quindicenne al terzo turno
di Guido Frasca
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Mercoledì 3 Luglio 2019, 22:39
Continua la favola della rivelazione Cori Gauff,  la più giovane qualificata di sempre a Wimbledon con i suoi 15 anni: la giovanissima statunitense, che al primo turno aveva eliminato la connazionale Venus Williams, di 24 anni più anziana, ha sconfitto con autorità la slovacca Magdalena Rybarikova: 6-3 6-3. La sua vicenda ha riacceso il dibattito sulla regola introdotta dalla Wta nel 1995. Una norma che limita l'accesso ai tornei professionistici per le ragazze sotto i 18 anni e che il padre Corey, ex giocatore di basket a livello accademico, e Patrick Mouratoglou che già ha messo le mani sulla giovanissima promessa quando aveva appena 11 anni, criticano. La Wta replica che serve a tutelare le carriere e il benessere delle più giovani.
 
La carta d'identità consentirebbe alla Gauff, numero 313 del ranking mondiale, di giocare i tornei junior fino al 2022, ma intanto è diventata la più giovane n.1 junior di tutti i tempi e si era fatta conoscere nel 2017 arrivando in finale agli US Open junior a soli 13 anni, battendo fenomeni di precocità come Jennifer Capriati e Martina Hingis. Tuttavia, dovrà aspettare ancora 4 anni per esprimere appieno il suo potenziale. La "Age Eligibility Rule" pone una serie di limiti: le ragazzine sotto i 14 anni non possono partecipare a tornei professionistici, mentre allo scoccare dei 14 possono giocarne fino a 8 (più 18 eventi giovanili). Il numero cresce gradualmente fino al compimento dei 18 anni. La regola è stata creata come reazione a una serie di casi, uno in particolare: proprio la Capriati. Professionista a 13 anni, Jennifer è diventata top ten l'anno dopo e campionessa olimpica a 16. Già milionaria, è stata travolta dall'improvvisa notorietà e la sua carriera è deragliata anche a seguito di guai giudiziari: dall'arresto per possesso di marijuana al furto di bigiotteria. La stessa Hingis ha vinto tutti i suoi Slam tra i 16 e i 18 anni, salvo poi avere una tribolata seconda parte di carriera, tra ritiri precoci, rientri e squalifiche.
 
"Non è certo il caso di mia figlia, vorrei soltanto che avesse la possibilità di confrontarsi con le migliori", ha detto papà Corey. Dal 1995 a oggi, le carriere nel circuito Wta sono aumentate in media di circa 2 anni, mentre i ritiri delle ragazze sotto i 22 anni sono diventati un fatto occasionale, passando dal 7 al 2% del totale. Se i numeri sembrano dare ragione alle scelte della Wta, è altrettanto vero che i fenomeni di precocità si sono pressoché azzerati. Le ultime teenager a vincere uno Slam sono state Maria Sharapova e Svetlana Kuznetsova nel 2004.
 
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