Con Berrettini, l'Italtennis viaggia a forza 6 a Parigi

Con Berrettini, l'Italtennis viaggia a forza 6 a Parigi
di Guido Frasca
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Venerdì 2 Ottobre 2020, 07:30
Una vittoria di mestiere. Matteo Berrettini prosegue la corsa sulla terra rossa parigina centrando il terzo turno grazie al successo sul sudafricano Lloyd Harris, n.90 Atp: 6-4 4-6 6-2 6-3. Il 24enne tennista romano, testa di serie n.7, non era certo nella sua giornata migliore e lo ha accettato: troppi errori, ma vincere quando si gioca male può essere un buon segno in un Roland Garros anomalo come mai in passato, anche se ieri il sole è finalmente tornato dopo tanta pioggia. La conferma che Matteo ha metabolizzato lo status di top ten (è n.8) sia a livello personale che nella considerazione generale. Del resto il n.1 d’Italia viene programmato sui campi importanti dei più grandi tornei del mondo (ieri ha giocato sul Suzanne Lenglen come all’esordio) e ormai non ci facciamo nemmeno più caso.

«Le palle sono pesanti e fa freddo - aveva sottolineato prima del match - sicuramente molti altri giocatori hanno avvertito lo stesso problema, ma non puoi fare che abituarti. Mi sono accorto che devo colpire le palle a tutto braccio e non è una cosa che mi dispiace. Il servizio paga un pochino meno, ma se sei preciso sulla terra comunque ti apri il campo». Lo aveva fatto con efficacia all’esordio con Pospisil, non ha avuto la stessa continuità contro Harris pur cercando di utilizzare il consolidato schema servizio-diritto vincente. Ha però gestito con lucidità un avvio complicato in cui era andato sotto di un break e gli altri momenti negativi di una partita in cui non ha brillato, in particolare nei primi due set. Nel primo, recuperato lo svantaggio, sembrava aver inserito una velocità di crociera sufficiente a tenere a distanza l’avversario più a suo agio sui campi veloci. Invece il secondo gli è sfuggito dopo un game disastroso al servizio (il settimo), poi finalmente la svolta al quarto gioco del terzo parziale con il break e l’allungo dell’azzurro, che da quel momento ha dominato un match da “Brutti, sporchi e cattivi”, titolo del celebre film di Ettore Scola. Prossimo avversario, domani, Daniel Altmaier, 22enne tedesco n.186 Atp partito dalle qualificazioni: per Matteo la possibilità concreta di centrare gli ottavi alla sua terza presenza a Parigi.

COME NEL 1955 
Oltre a Berrettini, sono in corsa al terzo turno Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Marco Cecchinato e Stefano Travaglia. Per trovare 5 italiani così avanti nel tabellone maschile del Roland Garros bisogna tornare indietro fino al 1955: erano Beppe Merlo, Giorgio Fachini, Sergio Jacobini, Nicola Pietrangeli e Orlando Sirola. Da oggi la strada si fa ancor più in salita: Travaglia sfida Nadal, che insegue il 13esimo titolo a Parigi, mentre Cecchinato ha di fronte Alexander Zverev, testa di serie n.6. Per Sonego c’è lo statunitense Taylor Fritz, n.27 del seeding. Avversario più abbordabile per Sinner, che affronterà l’argentino Federico Coria, n.99 Atp e fratello minore di Guillermo, finalista al Roland Garros nel 2004. 

RECORD SFIORATO 
Complessivamente sono 6 i nostri rappresentanti al terzo turno: Martina Trevisan nel tabellone femminile oggi affronta la greca Sakkari dopo l’exploit contro la baby statunitense Cori Gauff. Con la sconfitta di Jasmine Paolini è sfumata la possibilità di eguagliare il record di 7 italiani raggiunto nel 1947 (Marcello e Roland Del Bello, Illo Quintavalle, Gianni Cucelli, Mario Belardinelli, Carlo Sada e Lucia Manfredi) e nel 1962 (Beppe Merlo, Nicola Pietrangeli, Sergio Jacobini, Lea Pericoli, Silvana Lazzarino, Roberta Beltrame e Resy Riedl). Poco da recriminare comunque per la Paolini, che ha ceduto alla favorita Petra Kvitova, testa di serie n.7, con un doppio 6-3. Un risultato che rispecchia l’andamento dell’incontro.
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