Vittoria sofferta con la dedica che non ti aspetti. Matteo Berrettini comincia con un successo in rimonta il suo percorso agli Australian Open e impiega più di tre ore per domare il volenteroso statunitense Brandon Nakashima. Che gli ha creato non pochi grattacapi ma che divide i “meriti” per aver impegnato così a lungo un top ten con i problemi intestinali di cui è stato vittima il tennista romano nelle ultime ore. Per questo la consueta dedica di fine match di Berrettini, quella che si merita anche la scritta sulla telecamera, Matteo l’ha rivolta al celebre farmaco che gli ha permesso di rimanere in campo e di avere meglio sul numero 68 del mondo. E non solo su di lui.
«Non mi sentivo bene con lo stomaco. È stato davvero difficile giocare, soprattutto nel terzo e quarto set.