PARIGI BIS?
Intanto da ieri, al termine di una cavalcata ricca di colpi di scena con ben tre cambi al vertice del ranking (prima Federer, poi Nadal e ora Djokovic già certo di chiudere il 2018 da n.1) si è alzato il sipario alla O2 Arena, con il serbo e lo svizzero nettamente favoriti rispetto agli altri. Le quote dei bookmaker parlano chiaro: Nole è dato a 1,65, con King Roger a 3,25 e tutti altri da 10 in su. Con ancora negli occhi le splendide immagini della recente sfida di Parigi-Bercy vinta al fotofinish da Djokovic, sarebbe da sogno chiudere la stagione con una replica dello spettacolo e una finale a Londra tra il serbo e lo svizzero. Si gioca con la formula dei round robin con due gironi da quattro e i primi due di ciascun raggruppamento che si affronteranno sabato nelle semifinali incrociate. Hanno rinunciato per problemi fisici Nadal e Del Potro.
INSIDIE E PRECEDENTI
Il gruppo di Djokovic con Alexander Zverev, Marin Cilic e John Isner (questa sera l'esordio del serbo opposto allo statunitense) appare leggermente più equilibrato rispetto a quello di Federer, che però ieri ha esordito con una sconfitta (7-6 6-3) contro Kei Nishikori. Con loro ci sono Kevin Anderson e Dominic Thiem, anche loro in campo ieri, con il sudafricano vittorioso 6-3 7-6. I numeri degli scontri diretti con i rivali sorridono in misura maggiore al 31enne di Belgrado (25 vittorie e 5 sconfitte) rispetto al 37enne di Basilea (12-6 dopo ieri), ma la sensazione è che il gruppo del serbo nasconda qualche insidia in più. Più che Zverev (battuto poche settimane fa a Shanghai), il servizio potrebbe consentire ai giganti Cilic e Isner di fare match pari sul veloce indoor. Alzi la mano, invece, chi ricorda che Federer è in svantaggio nei precedenti con Thiem. Si sono affrontati tre volte e sempre nel 2016: vittoria di King Roger a Brisbane, successi del finalista degli ultimi Roland Garros a Roma e Stoccarda. Detto questo, il Federer visto a Parigi-Bercy è la miglior versione degli ultimi mesi e la superficie sulla quale si gioca gli è cucita addosso. Ha trionfato alle Atp Finals per sei volte, non vince dal 2011, ma nel frattempo ha disputato altre tre finali.
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