Allegria, musica, birra e leccornie: scatenati alla festa al Villaggio del Terzo tempo

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di Christian Marchetti
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Sabato 16 Febbraio 2019, 17:26
Non per fare i pignoli, ma una festa così deve essere onorata come minimo con una vittoria. Già, perché il pubblico del Sei Nazioni, quanto a feste, è abituato davvero bene e anche in questa occasione avrà pane per i suoi denti. Oltre alla birra, alla musica e a un'esplosione di colori. Il tutto moltiplicato per tre, ossia per le partite che quest'anno l'Olimpico ospiterà.

Si comincia col Galles. Poi il 24 tutti pronti per l'invasione irlandese. I tifosi la mattina andranno come oramai tradizione dal papa, ma alle 16 li vedrete allo stadio intonare spalla a spalla (come del resto recita il testo) il magnifico Ireland's call, inno non ufficiale dell'Irlanda unita. Il 16 marzo il derby latino con la Francia dell'ex ct azzurro Jacques Brunel. In palio il Trofeo Garibaldi, ma soprattutto tonnellate di orgoglio.
«A livello di pubblico dovremmo mantenere il consueto standard delle edizioni precedenti con i tre impegni casalinghi. Avremo una flessione per la partita con il Galles e una ripresa con Irlanda e Francia. Prevediamo sulle 140-150.000 presenze»: lo dice Pier Luigi Bernabò, Responsabile Grandi Eventi della Federazione Italiana Rugby, che per il contorno della parte italiana del Sei Nazioni parla di conferme, consolidamenti e novità.

INNI E BRINDISI
Il dirigente Fir indica l'area dove è stato allestito il Terzo Tempo Peroni Village e spiega che, in questa ventesima edizione (dall'ingresso degli azzurri) del Championship, «il format da offrire ai nostri tifosi e a quelli stranieri si è consolidato, così come l'offerta dell'evento dentro lo stadio e fuori. Migliorare resta la regola numero uno, ma la struttura federale ha acquisito una buona competenza e rinsaldato ulteriormente il rapporto con Coni e Coni Servizi».

Oggi viaggia tutto sui social e la Fir non è rimasta a guardare, assicura Bernabò, parlando di una audience sempre maggiore presso il grande pubblico proprio grazie a Facebook, Twitter e Instagram. «Con l'apprezzamento anche dei nostri stessi avversari».
Sport e iniziative socio-culturali, oramai è una tradizione. Anzitutto, «in occasione degli inni nazionali, alcuni minirugbisti dei club italiani saranno sul terreno di gioco per dare il benvenuto alle squadre, ma anche per dimostrare la coesione di un movimento». Il presente azzurro che incontra il futuro, un tema su cui si è speso anche l'ex Mauro Bergamasco.

TUTTI INSIEME
«Non a caso, Pronti a scendere in campo è il titolo che abbiamo dato all'iniziativa. Saranno coinvolti anche rappresentanti normodotati e paralimpici dei corpi sportivi, che sventoleranno i vessilli delle nazionali e saluteranno Roma».
In occasione della sfida al Galles, a cantare Fratelli d'Italia sarà il coro di Torpignattara; Land of my father da un omologo gallese.
Diverse attività anche sugli spalti, grazie al main sponsor Cattolica Assicurazioni, «che ha abbracciato con entusiasmo il nostro spirito».
Quanto al Terzo Tempo Village, anche qui squadra che vince non si cambia. Area food & beverage sempre a mille. I tifosi lo sanno: la partita inizia diverse ore prima del fischio dell'arbitro. Prodotti tipici e birra, ristoro ma non solo per una sorta di anticipo di terzo tempo. Una mescolanza di colori con il risultato del match come ultimo pensiero.
A far ballare il pubblico appena fuori l'Olimpico, dj e speaker di Radio Freccia, la costola rock dell'emittente Rtl 102.5. La chiusura delle tre giornate sarà affidata alla musica live dal palco.
Per i più giovani, area ludica con gonfiabili e Rugby per tutti allo Stadio dei Marmi, dove rugbisti in erba potranno cimentarsi nelle attività propedeutiche del touch (gioco al tocco, senza placcaggi) e nel tag (senza contatto). Giochi e istallazioni face in hole (per le foto nei panni dei giocatori) disseminati un po' ovunque.

UNIVERSITÀ
«In una parola: accoglienza. Ci piace questo modo di coccolare i tifosi».
Dulcis in fundo, il mondo universitario: prosegue la collaborazione con La Sapienza, grazie alla quale alcuni studenti hanno l'opportunità di confrontarsi con il tema relativo alla comunicazione dell'evento sportivo e alle relative e sempre dinamiche sfaccettature via social. Come continua il rapporto con l'Istituto Cine-tv Roberto Rossellini: in occasione del test match di novembre tra Italia e All Blacks, gli studenti della scuola hanno realizzato immagini e prodotti audiovisivi «che diffonderemo attraverso i nostri canali»..Ricapitolando: la tradizione delle sfide, il fascino del mondo rugby, la spontaneità della musica e la ricchezza della cultura italiana.
 
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