Rugby, 600 under 14 da tutt'Italia e dalla Francia all'Urc per il SuperChallenge: placcato il bullismo

Rugby SuperChallenge Under 14 all'Unione capitolina
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Giovedì 28 Febbraio 2019, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 17:35
In 600 da tutt’Italia e anche dalla Francia per divertirsi placcando e facendo meta: il rugby itinerante del Superchallenge ha fatto di nuovo tappa all’Unione Rugby Capitolina. Quell’angolo di Galles o di Scozia in via Flaminia che è la “cittadella” dell’Urc ha ospitato un atto dell’iniziativa che coinvolge i giocatori Under 14 e che di anno in anno allarga sempre di più il numero dei partecipanti.

Il Superchallenge under 14, competizione di rugby per adolescenti fondata sette anni fa, ha calamitato quest’anno anche il Perpignan, fra i più antichi e blasonati club francesi. Il torneo itinerante, che si gioca in cinque tappe in tutta Italia, ha visto alzare il trofeo proprio dai transalpini che hanno sconfitto in finale il Petrarca di Padova. Un grande momento di sport e formazione: non solo corse e mete, la socialità è parte essenziale del Superchallenge che si propone anche di arginare la piaga del bullismo nel mondo dei ragazzi.



Sabato sera, alla vigilia della fase finale del torneo, capitani, allenatori e dirigenti di tutte le squadre hanno cenato insieme per condividere le esperienze. "E' importante accendere i riflettori sui nostri giovani - dice il garante per l'Infanzia della regione Lazio, Jacopo Marzetti, a bordocampo in via Flaminia – Lo sport è uno strumento di pratica e di diffusione dei valori della società civile, dell’integrazione e della formazione. Per questo ho ritenuto importante partecipare al Superchallenge under 14, per dare attenzione ai ragazzi che credono e rendono concreti questi valori”.


Fabrizio Mione, presidente Superchallenge, aggiunge: "I ragazzi di questa età sono a metà tra gli anni del gioco e quelli agonistici. Un 'buco' che proviamo a colmare con questo confronto importante che mantiene alta la voglia di giocare a rugby in una fascia di età ad alto tasso di abbandono in tutti gli sport".
Marco Iscaro, responsabile sviluppo dell'Unione rugby capitolina che ha ospitato le finali, spiega: "Oltre all'aspetto sportivo, molto importane, è fondamentale che oltre 600 ragazzi si siano confrontati, scoprendo il piacere di stare insieme, di vivere giorni di condivisione. Il rugby cerca di formare le persone e di trasmettere i valori alla base della società: prima viene l'uomo e poi tutto il resto".
E Antonio Luisi, presidente del comitato regionale Lazio della Federazione italiana rugby: "Un importante evento di promozione: diamo ai ragazzi l'occasione di vivere un'esperienza formativa dal punto di vista tecnico-agonistico. Attraverso il Superchallenge under 14 i giovani si avvicinano al rugby strutturato. Il momento sportivo non è fine al risultato del campo, ma aiuta a vivere i momenti di condivisione e confronto con gli altri: un atteggiamento che ai giovani servirà per tutta la vita".
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