Rugby, dal Sud Africa i re di Roma
trionfo nel XII Torneo Seven

La premiazione della squadra del Sud Africa
di Paolo Ricci Bitti
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Domenica 16 Giugno 2013, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 08:27

La festa fino all’alba condotta da 7 dj, nel pieno rispetto della tradizione, ha chiuso la dodicesima edizione del Roma Seven Cup, il pi importante torneo di rugby a 7 giocato in Italia.
Un evento che ha precorso i tempi e rilanciato l’attenzione per questo tipo di rugby che è stato nel frattempo ammesso alle Olimpiadi a partire da quelle sempre più vicine di Rio de Janeiro. Si gioca appunto 7 contro 7 sullo stesso campo del 15 con partite di due tempi di 7 minuti. Velocità e nessun tempo morto, insomma, con la possibilità per il pubblico di vedere in poche ore tutti gli stili in cui questo turbo-rugby viene interpretato nel mondo, dalla Gran Bretagna all’Argentina alle strepitose isole del Pacifico.

Lasciato per una volta lo scenario dello Stadio dei Marmi, quest’ultima edizione è stato ospitata in quell’angolo di Galles che è la sede dell’Unione Rugby Capitolina in via Flaminia. La vittoria, come da pronostico, è stata placcata dalla nazionale del Sud Africa, alla sua prima partecipazione a Roma grazie alla vittoria sulla squadra a inviati Heliantide. Gli Springboks, del resto, anche in versione a 7 sono sempre tra i primi tre paesi almondo. Il Plate, premio per le squadre finite nella seconda fascia, è andato alla Francia, mentre il Bowl (terza fascia), ai Greenwoork Samurai Barracudas che hanno avuto ragione delle Fiamme Oro Roma.

Dopo la finale, giocata a cavallo di mezzanotte, via alla festa in cui giocatori e spettatori ballano fino all’alba.


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