Italia pronta allo spauracchio Irlanda, il capitano Ghiraldini: «Vogliamo imporre il nostro rugby»

Leonardo Ghiraldini
di Christian Marchetti
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Sabato 23 Febbraio 2019, 17:19 - Ultimo aggiornamento: 21:34
Sui social parla (come ovvio) di rugby, dei successi del suo Stade Toulousain nel campionato francese. Posta foto con gli amici, soprattutto con gli altri senatori azzurri Alessandro Zanni e Sergio Parisse. Twitta di cambiamenti climatici (giustamente), lanciando in particolare l'allarme per il suo Veneto. Leonardo Ghiraldini parla di vita e rugby e sono gli stessi argomenti che tratta alla vigilia di Italia-Irlanda, terzo turno del Sei Nazioni 2019 (domani, 24 febbraio, ore 16; diretta tv Dmax con collagmento ). Dietro le consuete parole, c'è comunque tutta la speranza di un giocatore che sarà chiamato alla sua presenza numero 102, la diciassettesima da capitano per via dell'assenza di Parisse. Sul campo dell'Olimpico, intanto, un bellissimo sole ma anche tanto vento, che domani, assicura il meteo, dovrebbe starsene tranquillo.

FOLATE
Al suo posto ci sarà l'Irlanda, seconda forza del ranking mondiale. La tempesta, anzi l'uragano quando Sexton e soci, gli eroi di Joe Schmidt, prendono il controllo del match e strutturano azioni interminabili. Nessuno come loro nella gestione del possesso, per non parlare del cinismo. Il ct azzurro Conor O'Shea ha posto soprattutto l'accento sui punti d'incontro.
"Se andiamo ad analizzare soprattutto l'ultima uscita col Galles - conferma Leo - vedremo che sono state troppe le opportunità non sfruttate per nostre mancanze in quel punto del gioco. E se ti confronti con un gruppo come quello irlandese, i punti d'incontro diventano la chiave di volta perché loro riescono a monopolizzarli e a tenere il pallone per tante fasi di gioco, affidandosi poi a elementi di qualità. Noi ci concentreremo sul nostro rugby. Conosciamo il livello di chi affrontiamo ma siamo anche consapevoli del fatto che finora non siamo riusciti a esprimerci. Beh, ora vogliamo farlo. Con questo non vuol dire essere dominanti per tutti e 80 i minuti ma che è nostra intenzione imporre il nostro gioco".

Tanto lavoro sul gioco a terra, straordinari compresi: "Veniamo da una settimana piuttosto lunga perché, abituati a preparare la partita per il sabato, la preparazione cambia. Sembra poco quel giorno in più, ma così non è. Ci siamo preparati al meglio, ma sappiamo che il lavoro svolto sarà stato buono soltanto se metteremo in pratica ciò che abbiamo curato".
In mediana, come sappiamo, ancora una volta non si vedrà Canna, sul quale il tecnico irlandese degli italiani aveva dimostrato di puntare, ma che ora viene tenuto fuori "perché - parole di O'Shea - deve rispettare il piano di gioco, come del resto fanno Allan e McKinley". Altro elemento da tenere in considerazione Federico Ruzza, al debutto da titolare. "Sta facendo bene - la 'benedizione' di Ghilardini - mostrando grandi qualità sia in attacco che in rimessa laterale. Sono molto contento per lui, anche perché è padovano come me".

QUALITA'
Nel complesso, "credo ci sia qualità in questo gruppo e credo che, soprattutto Treviso, stia formando giocatori nella maniera migliore. Hanno iniziato un percorso, non solo tecnico, manche fisico e mentale. E sappiamo quanto sia importante quest'ultimo nel nostro sport. Parlo soprattutto della Benetton perché è la squadra che consegna il gruppo più nutrito a questa Nazionale  (tra campo e panchina domani saranno 14 i biancoverdi per la causa, ndr). Giocare partite internazionali è diverso, occorre un'intensità diversa, ed è questo lo step successivo che questi ragazzi devono raggiungere. Ma sono maturati e devono continuare a farlo".
A seguire la conferenza stampa del capitano, ci sono anche i ragazzi Under 14 del Tigers Rugby, club con base a Dubai allenato dall'ex azzurro Aaron Persico. Due partite contro Lazio e Capitolina, mercoledì, entrambe perse; una con le Fiamme Oro ieri, vinta; e domani tutti sugli spalti per la loro prima partita di Sei Nazioni.
Leo si concede per una foto ricordo, poi un abbraccio con l'ex compagno di squadra. Una responsabilità in più: mostrare a quei ragazzi, finalmente, di quale pasta sia fatta l'Italia. "Vittoria facile per l'Irlanda, di 35 punti", il pronostico del britannico Planetrugby.com, da sempre "la Bibbia" del rugby online. Sarebbe un sogno regalargli una figuraccia.

Italia: 15 Jayden Hayward; 14 Edoardo Padovani, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Angelo Esposito; 10 Tommaso Allan, 9 Tito Tebaldi; 8 Braam Steyn, 7 Maxime Mbanda, 6 Jimmy Tuivaiti; 5 Dean Budd, 4 Federico Ruzza; 3 Simone Ferrari, 2 Leonardo Ghiraldini (c), 1 Andrea Lovotti.
Allenatore: Conor O'Shea.
A disposizione: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traoré, 18 Tiziano Pasquali, 19 David Sisi, 20 Alessandro Zanni, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Ian Mckinley, 23 Tommaso Castello.
Irlanda: 15 Rob Kearney; 14 Keith Earls, 13 Chris Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale; 10 Jonathan Sexton, 9 Conor Murray; 8 Jordi Murphy, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony (c); 5 Quinn Roux, 4 Ultan Dillane; 3 Tadhg Furlong, 2 Sean Cronin, 1 Dave Kilcoyne.
Allenatore: Joe Schmidt.
A disposizione: 16 Niall Scannell, 17 Jack McGrath, 18 John Ryan, 19 Iain Henderson, 20 Josh van der Flier, 21 John Cooney, 22 Jack Carty, 23 Andrew Conway.
Arbitro: Glen Jackson (Nuova Zelanda).
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