Rugby, Sei Nazioni, che vittorie per le azzurre: le "grandi" battono 24 a 7 l'Irlanda, l'Under 18 supera 19-15 la Scozia

Doppietta di Alyssa D'Incà a Parma, piazzati decisivi di Sara Mannini a Londra. Nella "maggiore" in campo per la prima volta una giocatrice di scuola romagnola, Laura Gurioli

Rugby, Sei Nazioni, che vittorie per le azzurre: le "grandi" battono 24 a 7 l'Irlanda, l'Under 18 supera 19-15 il Galles
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 15 Aprile 2023, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 08:27

Rugby, Sei Nazioni che giornate per le azzurre e le azzurrine: a Parma la squadra del ct Nanni Raineri nel terzo turno ha battuto l'Irlanda 24-7 (p.t. 7-0, tre mete a due) mentre al Wellington College a ovest di Londra l'Under 18 allenata da Diego Saccà ha vinto 19-15 contro la Scozia bissando il successo con il Galles (7-0) nel Torneo formato Festival (tutti e cinque i match in versione ristretta tranne uno in 12 giorni).

Che festa a Parma

Due nomi

Due nomi senza nulla togliere al collettivo? Per le "grandi" la bellunese Alyssa D'Incà a segno due volte con velocità e classe, per le "piccole" la pisana Sara Mannini, classe 2005 e uno stile che incanta nel gioco al piede anche dalla piazzola: decisive le sue due trasformazioni. Potente, precisa e anche elegante, ha persino convinto il padre Alberto a giocare a rugby, felice esempio sempre più frequente di palla ovale che sale invece di scendere dai rami dell'albero genealogico. Le due vittorie dell'Under 18 contro avversarie di rango valgono parecchio soprattutto se si considera che la formazione di questa categoria è recente al femminile e che lo staff federale deve distillare la nazionale da una base esilissima, meno di trecento giocatrici in tutt'Italia, rispetto a quelle delle avversarie che trovano il rugby non solo del bisecolare Dna delle tradizioni nazionali ma anche a scuola fin dalle elementari.

A sinistra Alyssa D'Incà sprinta in meta, a destra (foto Cfp) l'irlandese McGann placcata da Rigoni. Poco prima una ginocchiata di una compagna l'aveva ferita al capo. Una volta medicata e bendata la giocatrice è tornata in campo.

Le "grandi"

E veniamo alle "grandi" che hanno illuminato con tre mete sopraffine (Stefan, capitana di giornata) e D'Incà una partita gravata dal pronostico favorevole anche se non si battevano le verdi da quattro edizioni del Sei Nazioni: l'Italia nel rugby femminile conta assai, è quinta nel ranking mondiale (gli uomini 14esimi) mentre l'Irlanda è nona. Nonostante ciò ed un evidente divario di classe, varietà e fisicità, le azzurre hanno faticato oltre il previsto per imporsi pur senza mai mettere in discussione il risultato finale. Sono partite a razzo mancando tre mete per una nonnulla e questo ha galvanizzato le irlandesi che hanno costretto le italiane a placcare come forsennate: le prime cinque placcatrici del match sono appunto italiane (Tounesi il solito tornado) e ciò contrasta con il risultato finale. Epperò intanto, dopo i due match impossibili con le professioniste francese e inglesi, le agricoltrici, le studentesse, le ingegnere (ottima la Sillari dalla piazzola, ma forse negli inserimenti sull'asse delle trequarti sarebbe meglio mandare azzurre più poderose) italiane hanno regolato la pratica irlandese sulla strada del preventivato tris che comprende anche Galles (mica facile) e Scozia. 

A Parma è mancato troppo spesso un po' d'ordine, mancava per infortunio la capitana Elisa Giordano e la mediana di mischia Stefan ha avuto il suo bel daffare a collegare pack e trequarti. "Dietro" assente Ostuni-Minuzzi, per impegni di studio (Fisioterapia), a ribadire la difficoltà del ct Raineri a mettere insieme le tessere del puzzle.

Epperò non ci sono i mini-contratti della Fir per una trentina di azzurre che dovrebbero impedire questi "vuoti"?

Romagna in azzurro

Infine una storia di geografia: a due minuti dalla fine ha debuttato in azzurro la terza linea Laura Gurioli, 28 anni, nata a Bologna ma della vallata del Santerno, comune di Fontanelice, del comprensorio di Imola. Proprio nelle Scarlet dell'Imola Rugby ha mosso i primi, grintosi, passi fra mete e placcaggi la futura fisioterapista poi al Bologna 1928 e ora al Villorba con tanto di scudetto. Ebbene, mai una giocatrice di scuola romagnola aveva raggiunto la nazionale maggiore. L'unica altra romagnola in azzurro, la ravennate Debora Ballarini, classe 1987, tallonatrice, 16 ottimi caps fra il 2011 e il 2014 anche nel Sei Nazioni, scudetto nel 2013 con il Riviera del Brenta, iniziò la carriera con il Pesaro nel 2008. 

E persino fra i maschi la Romagna non abbonda in azzurro nonostante, per restare alla storia recente, l'ultradecennale lavorìo della prima vera franchigia italiana che fa base a Cesena. Ebbene, il primo e unico romagnolo della nazionale maggiore è Angelo Becca, classe 1917, Sesto Imolese, comune di Imola, quattro caps fra il 1937 e il 1940 e scudetti con l'Amatori Milano. 

Le dichiarazioni del ct Raineri, alla prima vittoria alla guida delle azzurre

«Siamo soddisfatti, a tratti le ragazze hanno espresso un ottimo rugby e mostrato il gioco che vogliamo produrre. In altri frangenti, al contrario, abbiamo commesso ancora molti errori, specialmente in fase di conquista. Teniamo quanto di positivo, in certi momenti davvero efficace, la squadra ha saputo produrre, per continuare in un percorso che, per noi, è appena cominciato.

Abbiamo mostrato progressi nel gioco al piede, frutto del lavoro che stiamo svolgendo con Corrado Pilat già dalla gestione di Andrea - prosegue il ct - consapevoli di come questo aspetto del gioco stia assumendo un’importanza crescente nel gioco femminile. Questo ci mette nella condizione di dover essere anche maggiormente accurati nell’alternanza del gioco alla mano e al piede.

“La squadra sta entrando gradualmente nel nuovo sistema di gioco che stiamo introducendo, in continuità con quello precedente, e sappiamo che ci vuole tempo per assimilare i cambiamenti, anche quelli relativi ad un gruppo che sta progressivamente introducendo nuove atlete. Abbiamo un gruppo di atlete che ha voglia di migliorarsi giorno dopo giorno, uno stimolo continuo anche per noi tecnici. Ora guardiamo subito al prossimo test-match contro la Scozia, dove dovremo migliorare in particolare nella conquista da rimessa laterale” conclude Raineri.

La capitana

“Ho rivisto la squadra che conoscevo - spiega in conferenza stampa la capitana di giornata, Sofia Stefan - capace di una grande difesa, con bei raddoppi. Abbiamo commesso qualche fallo di troppo e avremmo potuto segnare un po’ prima nelle battute iniziali del match, si siamo fatte prendere dalla frenesia e commesso qualche errore di gestione dell’ovale. Nel secondo tempo siamo rientrate in campo con la volontà di finire il lavoro che avevamo iniziato e ci siamo riuscite, rimanendo lucide sotto pressione”.

Parma, Stadio “Sergio Lanfranchi” - sabato 15 aprile
TikTok Women’s Six Nations, III giornata 
Italia v Irlanda 24-7
Marcatori: p.t. 28’ m. Stefan tr. Sillari (7-0); s.t. 2’ m. D’Incà tr. Sillari (14-0); 23’ cp. Sillari (17-0); 28’ m. Penalità Irlanda (17-7); 38’ m. D’Incà tr. Sillari (24-7)
Italia: Capomaggi (28’ st. Barattin); Muzzo, Sillari, Rigoni, D’Inca’; Madia (24' st. Stevanin), Stefan (cap); Franco, Locatelli (31’ st. Ranuccini), Sgorbini (16’ st. Fedrighi); Duca, Tounesi (39’ st. Gurioli); Gai (27’ st. Seye), Vecchini, Maris (39’ st. Stecca)
all. Raineri
Irlanda: Delany; Doyle, Dalton (37’ st. Irwin), McGann, Behan (21’ st. Deely); O’Brien, Hughes (16’ st. Scuffil-McCabe); Nic-a-Bhaird, Moore (25’ st. O’Connor), Wall (19’ st. Hogan); Monaghan, Fryday; Haney (12’ st. Buggy), Jones (30’ st. Nielson), Djougang
all. McWilliams
arb. Groizeleau (Francia)
Calciatrici: Sillari (Italia) 4/4 
TikTok Player of the Match: D’Incà (Italia)

Italia U18 v Scozia U18 19-15

Marcature: 12’ m. MacRae (0-5); 25’ m. D’Andrea tr. Mannini (7-5); 36’ m. Sutherland (7-10); 41’ m.Eschylle (12-10); 61’ m. Sutherland (12-15); 69’ m. Cuppari tr. Mannini (19-15)

Italia U18: Fujimoto; Moioli, Fogarin, Mannini (cap), Cecati; Eschylle, Cuppari; Tonnellotto, Costantini (15’ Copat), Cagnotto (62’ Akosa); Tognon (15’ Liccardo), D’Andrea; Maione , Cheli (53’ Spinelli), Alonzi (60’ Foscato)

A disposizione: Spinelli, Foscato, Abiti, Bernuzzi, Liccardo, Akosa, Copat, Tonna, D’Epiro, Remonti, Carlini, Corsaro, Ruggio

Scozia U18: MacRae; Flynn, Sutherland, Darroch, Howland; Jamieson, Douglas; Hyland, Smyth, Wheeler; Finnie, Bogan (cap); Fleming, Craig, Brown

A disposizione: Mcleman, Taperell, Williams, Simpson, Sutcliffe, Dunnett, Lawrie, Lejkowski, Coubrough

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