OCCASIONI MANCATE
Esatto, anche oggi si è parlato di ferite aperte in casa Italia. Attacca Simone Ferrari, pilone in forza alla Benetton Treviso che contro i Wallabies ha giocato per la sedicesima volta in azzurro: "Analizzando la nostra ultima uscita sono emersi molti aspetti positivi. Specialmente nel secondo tempo, siamo entrati circa 15 volte nella loro ventidue ma finalizzato quasi niente. Un aspetto, questo, certo da migliorare. Dobbiamo concretizzare le opportunità che riusciamo a creare. Gli All Blacks restano tra i più forti al mondo, se non i più forti, nonostante la sconfitta con l'Irlanda".
Eppure, continua il 24enne di Cernusco sul Naviglio, "sappiamo che palla in mano possiamo essere pericolosi e allora non c'è pressione".
BILANCI
A dire il vero, la pressione si taglia col machete. Ma c'è anche tanta voglia di rivalsa. Il compagno di franchigia di Ferrari, Tommaso Benvenuti, canta lo stesso ritornello per poi sintetizzare: "Dovremo sfruttare quelle occasioni".
Chicago, Firenze, Padova e sabato Roma. Che Italia esce dai test di novembre? Il trequarti ala di sabato scorso non vuole parlare di bilanci. "Troppo difficile al momento. Certo abbiamo offerto ottime prestazioni. Con la Georgia soprattutto, mentre con l'Australia sarebbe potuto andare tutto diversamente. Prima ancora c'è stata l'Irlanda e quella prestazione macchia un po' il nostro novembre, ma parliamo comunque di un team riuscito a sconfiggere la Nuova Zelanda. Hanno offerto un altissimo livello e ci hanno colto impreparati".
Il disappunto che si mescola alla volontà di rinascita. Gli All Blacks, punti sul vivo dal XV del Trifoglio, non arrivano però nel momento migliore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA