Il principe Harry si inchina ai giganti del rugby in ginocchio davanti a lui a Twickenham

Il principe Harry si inchina ai giganti del rugby in ginocchio davanti a lui a Twickenham
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 29 Aprile 2017, 18:37 - Ultimo aggiornamento: 20:14
Dopo le genuflessioni davanti alla principessa Anna, i giganti fijiani del rugby si sono inginocchiati anche davanti al principe Harry. E' accaduto  a Twickenham prima del match del centenario fra la squadra dell'Esercito e quella della Marina e la scena sul prato smeraldo ha commosso gli oltre ottantamila spettatori. Emozioni assai più forti, insomma, di quando la stessa dimostrazione di rispetto della famiglia reale britannica era andata in onda a Rio De Janeiro nel 2016 quando la squadra che aveva vinto la medaglia d'oro nel rugby a 7, le stesse le isole Fiji, fenomenali in questa versione ristretta del gioco a 15, si era inginocchiata sul podio davanti all'azzimata principessa Anna incaricata della premiazione.  

Questa devozione dei giocatori di origini fijiane si spiega soprattutto con l'assai recente indipendenza dell'arcipelago con meno di un milione di abitanti disperso nell'oceano Pacifico: ai fijiani è stata riconosciuta dalla Regina Elisabetta II poco più di una generazione fa, nel 1970, dopo quasi 100 anni vissuti quali coloni sudditi del regno britannico. E anche in questi ultimi decenni gli isolani, che continuano a far parte del Commonwealth, hanno sempre guardato a Buckingham Palace travagliati com'erano da colpi di stato che hanno reso a dir poco turbolenta la vita nell'arcipelago. L'altro grande punto fermo delle Fiji è il rugby, in particolare a 7, che nel 2016 ha permesso alla bandiera con l'Union Jack su sfondo celeste come il mare di sventolare per la prima volta, e più in alto di tutte, su un podio olimpico.

Così a Twickenham si sono intrecciati parecchi capitoli di storia non solo dello sport. Il principe Harry, che come sempre ha cantato sull'attenti God save the Queen, è non solo il patron della federazione inglese di rugby ma anche della Fondazione Invictus Games alla quale andrà il multimilionario incasso dello stadione sold out alle porte di Londra. Gli Invictus Games sono stati ideati per sostenere i soldati feriti dell'esercito britannico e le loro famiglie e il principe Harry non ha mai risparmiato le forze per affiancare le campagne di solidarietà. E in tribuna si è seduto insieme a veterani e reduci. Nell'esercito del Regno Unito, poi, non mancano mai i militari fijiani (uno di loro, il sergente Semesa Rokoduguni, in campo a Twickenham per l'esercito, è arrivato persino nella nazionale inglese) che da sempre meritano di essere convocati nelle squadre di esercito e marina, impegnate dal 1878 e poi regolarmente dal 1917 a sfidarsi e alle quali si è poi aggiunto il XV dell'Aviazione (la Raf).

Ieri il principe Harry non attendeva comunque quella dimostrazione di rispetto e non ha nascosto l'emozione quando il drappello dei giocatori fijiani si è inginocchiato davanti a lui. E con una mano sul petto e una sulla schiena si è regalmente inchinato. 

 
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