Rugby: Capitolina-Lazio, la strada per il Top 10 passa (anche) per il derby

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di Giacomo Rossetti
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Venerdì 25 Novembre 2022, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:43

Un derby dall’intenso sapore di promozione: Capitolina-Lazio, domani alle 14.30, non è solo una delle sfide più elettrizzanti del girone 3 di Serie A, con in campo le migliori formazioni rugbistiche romane. E’ una battaglia tra le squadre che più di tutte puntano a conquistare il Top 10 l’anno prossimo.

QUI CAPITOLINA

I rossoblù di via Flaminia hanno realizzato un cammino finora impeccabile: sette partite, sette vittorie. Il direttore sportivo Cesare Marrucci ammette che il campionato è a due velocità: “Noi, la Lazio e il Prato abbiamo le rose più pronte del girone 3. L’obiettivo era arrivare a questo derby a punteggio pieno, visto che è anche uno scontro diretto”. Tuttavia, quando si affrontano squadre della stessa città, ogni equilibrio di forza lascia il tempo che trova. “Come dice Maurizio Sarri, a Roma il ‘fattore derby’ annulla qualunque altra cosa: non ci sono squadre favorite”. La Capitolina giocherà in casa, e questo sì che potrebbe essere un fattore a suo vantaggio. Per la sfida con la Lazio, sono attese circa mille persone. “Sarà una sfida che consoliderà tantissimo il senso di appartenenza al club – prosegue il dirigente – Dal minirugby alle squadre giovanili, mi aspetto che ci vengano a vedere tutti i membri della nostra comunità”. In campo (e sotto la pioggia, se il tempo non sarà clemente) si disputerà una sfida “punto a punto, in cui gli episodi faranno la differenza”, e in cui “bisognerà essere bravi a gestire le componenti emozionali”. Perché un derby lo prepari lo ‘senti’ di più di altri incontri. “Della Lazio apprezzo la mischia e la touche, entrambe di qualità, e poi le individualità in mezzo al campo – aggiunge Marrucci – Nelle nostre fila stanno facendo molto bene il centro Emanuele Innocenti, nato e cresciuto in Capitolina, oltre al capitano Francesco Ragaini e Carlo Parlati”. Tutti i giocatori vivono l’avvicinarsi alla gara in maniera diversa: tanti di loro hanno giocato insieme a livello giovanile e si conosce anche al di fuori del campo da gioco. Ma chi vincerà questo derby non è automaticamente candidato alla promozione: “Il campionato è ancora lungo…”, sottolinea Cesare.

QUI LAZIO

“Questo è un derby d’alta classifica, dice serafico il tecnico della Lazio, Alfredo De Angelis. “Da una parte noi che siamo retrocessi dal Top 10 l’anno scorso, dall’altra loro che sono i finalisti agli ultimi playoff di Serie A”. I biancocelesti sono alla seconda stracittadina in una settimana: nello scorso turno, hanno ottenuto la vittoria casalinga contro la Primavera. “Siamo stati abbastanza ordinati e concreti, ma a volte abbiamo ecceduto nei calci di punizione per troppo nervosismo – spiega il mister – Siamo a metà strada della nostra crescita: contro la Capitolina sarà fondamentale mantenere la calma. Contro i rivali rossoblù, la Lazio dovrà fare soprattutto attenzione “alla loro rapidità in transizione” e alla capacità di “contendere efficacemente il pallone sui break down”. Il tecnico aquilotto mette in guardia sulle condizioni del campo di via Flaminia: “E’ molto più pesante del nostro, oltre che più piccolo. Chi si adatterà meglio alle tante variabili, compreso il meteo, prevarrà”. Quando gli viene chiesto se il rugby romano soffra di troppo campanilismo, De Angelis annuisce: “Sfortunatamente è così. A Roma non riusciamo a creare un tessuto organizzato su vari livelli, e a costruire una squadra non dico da scudetto, ma che sia divertente e possa fare da base per le Zebre o la Benetton Treviso”.

Un peccato, visto che la Capitale continua a produrre tanti rugbisti di talento.

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