L'Aquila rugby riparte dalla C1 con il nuovo presidente romano Stefano Malatesta: «In 5 anni torneremo nella massima serie»

L'Aquila rugby riparte dalla C1 con il nuovo presidente romano Stefano Malatesta: «In 5 anni torneremo nella massima serie»
di Stefano Castellani
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Sabato 29 Agosto 2020, 19:44
Cambia pelle la Polisportiva L'Aquila Rugby, uno dei sodalizi più blasonati della pallaovale italiana, grazie ai cinque scudetti conquistati e per aver alzato al cielo due coppa Italia, però a causa di alcune vicissitudini è scesa fino alla serie C1.

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La curiosità è che dopo 73 anni di storia nei quali i presidenti della compagine neroverde sono stati sempre grandi appassionati o ex giocatori, tutti rigorosamente nati nel capoluogo abruzzese, dallo scorso luglio il numero uno è il 55enne imprenditore romano Franco Malatesta, amministratore delegato del Gruppo Crl work oy (si occupa di lavoro interinale, assistenza domiciliare, call center, società di sicurezza e investigativa).

«Sono onorato di essere il primo presidente di questa gloriosa società che non sia nato sotto le pendici del Gran Sasso - afferma Malatesta - e spero che io possa essere artefice della risalita nel rugby italiano che conta della Polisportiva L'Aquila». Comunque qualche origine abruzzese nella famiglia Malatesta c'è. «Io sono nato e risiedo a Roma - aggiunge Malatesta - però mio padre è originario di Notaresco in provincia di Teramo e quindi mi sento anche un po' abruzzese».

E come mai ha scelto la Polisportiva L'Aquila Rugby?
«Malgrado sia in serie C1 il club neroverde è molto conosciuto e ha fatto la storia della pallaovale italiana anche all'estero - risponde l'imprenditore romano -. Insomma può contare su un ottimo brand».

Per Malatesta essere il presidente della Polisportiva L'Aquila Rugby è tutta un'avventura da... scoprire. «Non conosco bene questa disciplina - dichiara l'imprenditore - ed è quindi una grande occasione anche per farmi scoprire uno sport dai grandi valori etici e morali, come lealtà, rispetto, generosità, sacrificio, sostegno e altruismo. Sono pronto a imparare subito le regole, perché sono rimasto affascinato da quello che ho visto finora. Poi, come ho già, detto, voglio dare qualcosa nella regione dove è nato mio padre. Inoltre sono un grande appassionato di sport: ho praticato ginnastica attrezzistica, podismo e ora il CrossFit. Non è detto che non mi vediate sul campo di rugby. In questa nuova esperienza ho con me il nuovo direttore generale neroverde Cesare Guaglianone».

Quali sono gli obiettivi con la Polisportiva L'Aquila Rugby?
«Conquistare la serie A - risponde Malatesta -. I miei collaboratori (tra i quali anche l'ex presidente neroverde Paolo Mariani, già giocatore vincendo uno scudetto, ora ha preso la carica di vice presidente, ndr) mi dicono che possiamo contare su un'ottima squadra, composta da atleti esperti e da diversi talentuosi che sono usciti dall'Under 18 Elite dove hanno raccolto dei brillanti risultati nel torneo giovanile. Possiamo contare su un buon organico per puntare da questa stagione alla serie B. Il progetto, comunque, è di 5 anni per tornare in serie A. Tra l'altro stiamo pensando anche a riqualificare Centi Colella (il centro sportivo nel quale si allena la Polisportiva L'Aquila Rugby, ndr) ristrutturando la palestra, costruendo anche una nuova club house e una tensostruttura. Siamo pronti a investire un milione di euro».

L'ingresso di Malatesta alla Polisportiva L'Aquila Rugby ha portato nuovo entusiasmo nel capoluogo abruzzese: infatti sono numerosi i giocatori che hanno scelto di tornare, dopo che avevano scelto di trasferirsi altrove per non scendere di categoria. Tra questi la seconda linea Andrea Lofrese, la scorsa stagione all'Alghero (serie A) e la terza linea Alessandro Pattuglia al Paganica (B). Sono stati risolti anche i problemi per il tessaramento del trequarti sudafricano Jesse Du Toit che è proprio un lusso in serie C1.
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