E se cambiasse il livello degli avversari in questi benedetti test match? Se giocassimo più partite con squadre del nostro livello, anche per ritrovare il gusto di vincere? «Va bene così. Questo è l'unico modo per noi di capire cosa dobbiamo fare. Tutti vogliono affrontare la Nuova Zelanda. E i ragazzi l'hanno fatto. All'intervallo ho detto loro di essere orgoglioso, perché non si sono arresi». «Quella degli All Blacks è la squadra più forte del mondo e lo sapevamo – il commento del capitano Leonardo Ghiraldini – Dobbiamo rivedere ciò che abbiamo sbagliato, solo così si può andare avanti e crescere. Ma gli errori li commetti anche perché sono gli altri a indurti all'errore. E io vi assicuro che anche questa settimana abbiamo svolto un grandissimo lavoro». Ancora: «È stata difficile, abbiamo subito tanto gli impatti».
Tommaso Castello è un trionfo di onestà e di semplicità: «Non c'è stata partita. Loro sono stati molto più forti di noi e lo hanno dimostrato. Hanno giocato una partita pazzesca ed era durissima contrastarli. D'accordo, abbiamo giocato senza pensare al risultato, ma al contempo ci aspettavamo di più e invece abbiamo subito sin dall'inizio, senza mai stare in partita. Ci meritiamo i 60 punti. Dobbiamo pretendere di più, effettuare un lavoro più duro per migliorarci se vogliamo diventare competitivi con questi qui». Infine il bilancio dei test match autunnali. Anche questo di una semplicità straziante: «Abbiamo dimostrato di essere cresciuti, ma questi sono troppo forti». Del resto il rugby è matematica, mai e poi mai uno più uno potrà dare tre.
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