Italia-All Blacks, O'Shea: «Sono superiori, ma vogliamo giocare contro di loro»

Italia-All Blacks, O'Shea: «Sono superiori, ma vogliamo giocare contro di loro»
di Christian Marchetti
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Sabato 24 Novembre 2018, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Tutta una questione cromatica: sbiancati dagli All Blacks: 3-66. Quarto passivo di sempre contro i maestri. A fine partita, gli azzurri allargano le braccia sconsolati per dire: «Ci abbiamo provato». Più o meno, perché qualcuno critica lo spirito mostrato dagli italiani. Il ct Conor O'Shea non ci sta e va dritto per la sua strada: «Prima della partita sapevamo che sarebbe stata una battaglia di altissimo livello. Hanno fatto le stesse cose, bene, e tante volte. È più difficile giocare così». Il tecnico irlandese parla di un treno in corsa difficile da fermare. A lanciare questo treno, tra gli altri, l'arbitro francese Gauzere subentrato all'irlandese Brace, infortunato. Già, quel Gauzere visto (sbagliare) sabato scorso a Padova. Ma, stavolta, le recriminazioni di O'Shea sono davvero eccessive: «Al 24' c'è stata una cattiva interpretazione della mischia chiusa. Li abbiamo schiacciati e ci è stato fischiato calcio contro».


E se cambiasse il livello degli avversari in questi benedetti test match? Se giocassimo più partite con squadre del nostro livello, anche per ritrovare il gusto di vincere? «Va bene così. Questo è l'unico modo per noi di capire cosa dobbiamo fare. Tutti vogliono affrontare la Nuova Zelanda. E i ragazzi l'hanno fatto. All'intervallo ho detto loro di essere orgoglioso, perché non si sono arresi». «Quella degli All Blacks è la squadra più forte del mondo e lo sapevamo – il commento del capitano Leonardo Ghiraldini – Dobbiamo rivedere ciò che abbiamo sbagliato, solo così si può andare avanti e crescere. Ma gli errori li commetti anche perché sono gli altri a indurti all'errore. E io vi assicuro che anche questa settimana abbiamo svolto un grandissimo lavoro». Ancora: «È stata difficile, abbiamo subito tanto gli impatti».

Tommaso Castello è un trionfo di onestà e di semplicità: «Non c'è stata partita. Loro sono stati molto più forti di noi e lo hanno dimostrato. Hanno giocato una partita pazzesca ed era durissima contrastarli. D'accordo, abbiamo giocato senza pensare al risultato, ma al contempo ci aspettavamo di più e invece abbiamo subito sin dall'inizio, senza mai stare in partita. Ci meritiamo i 60 punti. Dobbiamo pretendere di più, effettuare un lavoro più duro per migliorarci se vogliamo diventare competitivi con questi qui». Infine il bilancio dei test match autunnali. Anche questo di una semplicità straziante: «Abbiamo dimostrato di essere cresciuti, ma questi sono troppo forti». Del resto il rugby è matematica, mai e poi mai uno più uno potrà dare tre.
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