Colpo di scena a Parigi: la Francia batte il Galles all'82' e riapre il Sei Nazioni

Colpo di scena a Parigi: la Francia batte il Galles all'82' e riapre il Sei Nazioni
di Christian Marchetti
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Sabato 20 Marzo 2021, 23:44

Incredibile. Anzi, incroyable, come dicono loro. Allo Stade de France, la Francia di Fabien Galthié vince 32-30 con una meta all'82' contro il Galles e cancella un Grande Slam che i Dragoni sentivano già in tasca. Significa niente en plein di vittorie, ma soprattutto che il Sei Nazioni è ufficialmente riaperto. Scriverà la parola "Fine" venerdì prossimo alle 21, nel recupero tra i Bleus e la Scozia, match di terzo turno inizialmente non disputato a causa del focolaio scoppiato in casa dei transalpini. Tutto ciò per riassumere una partita bellissima e assurda, con tante mete, colpi di scena e... cartellini. I gallesi restano tuttavia ancora in corsa: per vincere questo torneo devono sperare che la Francia non ottenga il trionfo con bonus offensivo e tanti punti contro una Scozia che ha già fatto sapere di poter giocare a ranghi completi. Senza il niet dei club del massimo campionato inglese che blindano i nazionali per le partite esterne alle finestre internazionali.

I primi 20 minuti del match sembrano una gara di Formula 1 sul ghiaccio. Il Galles accetta il canonico inizio dei giovanotti di Galthié tutto ritmo per via dello scatenato Dupont e reagisce come può. Al 6' deve però cedere al pick-and-go di Taofifenua, che finalizza una insistente pressione transalpina sotto i pali degli ospiti: 7-0 con la trasformazione di Jalibert. I Dragoni si vedono annullata dal TMO la meta di Gareth Davies (non c'è segnatura o presunta tale che l'arbitro Pearce non faccia controllare dal collega davanti alla tv), ma quella al 12' di Biggar (poi trasformata dallo stesso per il 7-7) è buona ed è il clou del festival dei centri gallesi che sbattono sulla linea del vantaggio. La marcatura più bella, quella al quarto d'ora, ha manodopera francese: Dulin a centrocampo si proietta nell'iperspazio e scombussola tutto con un calcetto preciso per Jalibert, il quale con la coda dell'occhio vede Dupont e lo serve per realizzare il momentaneo 14-7. Risposta Galles al 18' con lo spunto di Navidi ed è 14-14. Placato il ping pong di mete, arriva quello dei piazzati: 25', zampata di Biggar e 14-17; 34' nuovo pareggio (17-17) di Ntamack. Quest'ultimo è entrato per Jalibert fuori dai giochi per una botta in testa.

Galles ancora più aggressivo nella ripresa. Dopo una quindicina di fasi ottiene un calcio di punizione che Biggar tramuta in 20-17. Ed è il 50' quando Tipuric infila la difesa dei locali con un calcetto delizioso rasoterra che mette in movimento Adams, proiettandolo oltre la linea. I 2 di Biggar portano un rotondo +10 per i Dragoni. Ntamack accorcia dalla piazzola 4 minuti più tardi e riporta i suoi sotto break. Prova a chiuderla lui, Louis Rees-Zammit, 20 anni e 4 mete in altrettante partite di questo Sei Nazioni, ma, nonostante uno spettacolare tuffo in bandiera, il TMO annulla perché la punta dell'ovale è sulla linea laterale. Gli ospiti ottengono comunque l'espulsione temporanea di Haouas e altri 3 punti di Biggar, nuovamente per il +10.

Nonostante l'inferiorità numerica, i Galletti traslocano nella 22 avversaria, c'è pure un'altra meta annullata dal TMO, e al 68', dopo un lungo colloquio tra arbitro "ordinario" e "televisivo", viene fuori che il francese Willemse ha messo le dita "nell'area degli occhi" di un avversario ed è cartellino rosso (la terza espulsione in favore dei gallesi in quattro partite). Il fischietto Pearce fa comunque gli straordinari e in 2 minuti dà una temporanea ai gallesi Faletau e Liam Williams. Significa che la partita si chiuderà in 14 contro 13. Nel marasma, al 77' e dopo lunga pressione francese, Ollivon segna, Ntamack trasforma e il tabellone dice 27-30. Il colpo di teatro arriva al minuto 82: al 79' un calcio di punizione riporta la Francia nell'altra metà campo; touche nelle mani dei Bleus e Serin imbastisce un'azione da 10 fasi che porta Dulin in meta. Fa nulla che Ntamack non trasformi, perché quel 32-30 riapre il Sei Nazioni: 5 punti in classifica per i transalpini che segnano 4 mete, uno per il bonus difensivo ai gallesi.   

Nel tardo pomeriggio, invece, il roboante 32-18 dell'Irlanda contro l'Inghilterra a Dublino. Roboante non foss'altro per i 16 minuti giocati dai Verdi con l'uomo in meno per il rosso diretto a Bundee Aki a causa di un placcaggio pericoloso su Billy Vunipola. Non poteva esserci "farewell" migliore per il flanker C.J. Stander, che in settimana ha annunciato l'addio alla nazionale per questioni familiari. Nel derby delle deluse, ad aprire il tabellino è un piazzato di Farrell al 9'. L'Irlanda si scatena e, tra il 18' e il 21', prima pareggia con Sexton poi sorpassa con la meta di Earls trasformata dallo stesso Sexton (10-3). Intorno alla mezz'ora Farrell accorcia, ma da lì in poi c'è solo l'Irlanda: 30', piazzato Sexton (13-6); 37', meta Conan trasforma Sexton (20-6); 51' e 62', piazzato Sexton (26-6). E in mezzo l'Inghilterra perde Farrell, sostituito da Robson. Il rosso di Aki fa tornare fuori trincea il XV della Rosa che segna proprio al 64' con Youngs. I padroni di casa si mettono in controllo, i calci al 68' e al 73' di Sexton, tra preparazione ed esecuzione, durano una vita e portano il punteggio sul 32-11. Tutto sotto controllo, anche quando al 78' gli uomini di Farrell restano in 13 per il giallo a Murray. Al 79' gli inglesi passano con May e la trasformazione di Daly (da drop, per non perdere tempo) non serve nemmeno a indorare la pillola. L'Inghilterra chiude il torneo quinta.     

Classifica dopo il quinto turno e in attesa del recupero tra Francia e Scozia (tra parentesi la differenza punti): Galles 20 (+61), Francia 15 (+41 e una partita in meno), Irlanda 15 (+48), Scozia 11 (+43 e una partita in meno), Inghilterra 10 (-9), Italia 0 (-184). 

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