Rugby, cane azzanna al volto Martin Castrogiovanni, il pilone ha 14 punti: salta la gara con la Scozia

Rugby, cane azzanna al volto Martin Castrogiovanni, il pilone ha 14 punti: salta la gara con la Scozia
3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Febbraio 2015, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 13:09

Il cane ha morso l'uomo, anzi «l'omone» Martin Castrogiovanni, ma stavolta - contrariamente a una massima del giornalismo - è una notizia: il pilone azzurro infatti dovrà saltare per questo la trasferta ad Edimburgo con la nazionale. Il 6 Nazioni dell'Italia si fa ancora più in salita. Già la trasferta in Scozia, dove la formazione italiana giocherà sabato prossimo, non si annunciava facile, adesso le cose si sono ulteriormente complicate dopo che un incredibile scherzo del destino ha messo ko il giocatore azzurro.

L' 'omonè della squadra di Brunel, quel 'Chabal italianò il cui look fa la gioia dei pubblicitari, al punto che uno spot di cui era protagonista vinse il premio di migliore dell'anno nel 2012, è stato coinvolto in quello che la Fir - confermando ufficialmente l'accaduto - ha definito in una nota «un lieve incidente domestico».

In realtà a mettere fuori uso l'italo-argentino, come era già emerso, è stato il morso di un cane, suturato con 14 punti al naso. Il pilone di Brunel, il cui posto nella lista dei convocati è stato preso da Cittadini, stava giocando con l'animale, che appartiene a un suo amico di Roma, quando è passato un altro cane che ha scatenato la reazione del primo. Castrogiovanni si è messo in mezzo, quasi si trattasse di una mischia, e ad essere morso alla fine è stato lui. Così Scozia-Italia dovrà seguirla dalla televisione, seduto sul divano dove magari, prima di sintonizzarsi sul canale che trasmette il 6 Nazioni, si sarà riletto il libro scritto assieme a Sergio Parisse e Gonzalo Canale, per raccontare come il rugby li abbia fatti diventare uomini «tra botte, costole fratturate e fair play».

E anche di quella rissa in discoteca con il Chabal vero, per questioni di donne in una discoteca di Roma dopo una sfida Italia-Francia. Stavolta a fermarlo non è stato un infortunio, ma una situazione 'buffà che inizialmente la Fir, sembra per motivi di privacy, avrebbe voluto tenere nascosta. Ma era destino che la verità venisse fuori: in fondo 'Castrò è uno che non sa fingere e non ama le mezze misure. Basti pensare al 'placcaggiò verbale di due mesi fa, quando parlando di quel Richard Cockerill, tecnico e manager con cui aveva lavorato a Leicester, disse che «lo odio, glielo ho detto in faccia e con lui non parlerò mai più. Gli str....non mi piacciono». Gli animali invece 'Castrò continuerà ad amarli, nonostante l' «incidente domestico» di oggi con il cane.