Tokyo 2020, il Cio: «Vaccino cinese agli atleti delle Olimpiadi»

Tokyo 2020, il Cio: «Offriremo vaccino cinese agli atleti»
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Giovedì 11 Marzo 2021, 15:48

Il Comitato internazionale olimpico ha lanciato una proposta: vaccino cinese ai partecipanti delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo e per quelle invernali di Pechino. L'offerta è stata annunciata nel Congresso il giorno dopo la rielezione di Thomas Bach come presidente. 

Il comitato olimpico cinese, ha annunciato il n.1 del Cio, ha fatto «un'offerta per mettere a disposizione dei partecipanti dosi di vaccino aggiuntive per Tokyo 2020 e Pechino 2022, noi le acquisteremo per i team». Per ogni dose ne saranno acquistate altre due per la popolazione locale. Il Cio non prevede obblighi per chi andrà a Tokyo, ma promuove le vaccinazioni con tutte le nazioni partecipanti.

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Bach non ha specificato in che modo questa offerta dovrebbe svilupparsi. «Può avvenire tramite partner internazionali o in Paesi in cui sono già in atto partnership con il governo cinese», ha affermato, senza fornire ulteriori dettagli.

Bach: «Molte squadre già vaccinate, altre lo faranno»

Bach, che ha detto che il Cio aveva sottoscritto una dichiarazione sull'equità dei vaccini dell'Organizzazione Mondiale della Sanità chiedendo a tutti i paesi di somministrare i vaccini entro il 7 aprile, ha aggiunto che un numero significativo di squadre olimpiche «sono già state vaccinate» e «un altro numero significativo ha ricevuto un impegno dai propri governi o è in situazione avanzata».

Bach, al Congresso, ha poi escluso che Tokyo possa rappresentare un rischio cluster, citando un dato: da settembre 2020 si sono svolti 270 campionati del mondo che hanno coinvolto più di 30.000 atleti che avevano seguito «rigorosi protocolli di salute e sicurezza: nessuno di questi eventi si è trasformato in uno spargitore di virus», ha detto Bach, aggiungendo che non vi sono state conseguenze neanche per le popolazioni ospitanti. «È una prova chiara e ovvia». Bach ha ribadito che saranno «Olimpiadi sicure» e ha bollato come «speculazioni» ogni ipotesi di annullamento.

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