Nuoto: Schooling beffa Phelps, Ledecky stratosferica: 4° oro e record del mondo

Nuoto: Schooling beffa Phelps, Ledecky stratosferica: 4° oro e record del mondo
di Gianluca Cordella
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Agosto 2016, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 20:14

dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Joseph Schooling nega a Michael Phelps il 23° oro olimpico. Il portacolori di Singapore si è imposto nei 100 farfalla con il tempo di 50”39, relegando al secondo posto lo Squalo di Baltimora. Per una circostanza forse unica, ben tre atleti sono finiti al secondo posto. Il sudafricano Chad Le Clos Phelps e l’ungherese Laszlo Cseh hanno infatti toccato con le stesso identico tempo dell’americano, 51”14. Una vera e propria impresa per Schooling che regala anche a Singapore la prima medaglia d’oro nella storia delle Olimpiadi. Il classico caso dell'allievo che supera il maestro: Joseph è infatti da sempre tifoso di Phelps e, sul web, è subito spuntata una foto di un po' di anni fa che lo ritrae, quando era ancora un bambino, in compagnia del fuoriclasse americano. Il suo mito, come dimostra una foto, scattata nel 2008 proprio a Singapore. Allora Schooling era poco più di un bambino, Phelps già un eroe del nuoto, per altro il suo.
 
Oggi a a rubare la scena a Phelps è stata anche la giovane connazionale Katie Ledecky che centra la tripletta nello stile libero: dopo i 200 e i 400, la statunitense domina anche gli 800 migliorando di quasi due secondi il suo record del mondo in 8'04”76, e avvicinandosi a quella barriera degli otto minuti, impensabile fino a qualche anno fa. A Rio Katie, al momento, ha lo stesso curriculum olimpico di Phelps: 4 ori e un argento.
 
Abdica anche Katinka Hosszu che nei 200 dorse fallisce il primo oro di suoi Giochi e deve accontentarsi dell’argento alle spalle di Madeline Dirado per un niente: 2’05″99 per la Dirado contro i 2’06″05 per l’ungherese. Altra sorpresa nei 50 stile libero: vince l’americano Anthony Erwin, che torna sul gradino più alto del podio. La particolarità? La prima volta era stata a Sydney 2000: ancora d’oro dopo 16 anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA