Rio 2016, Aldo Montano esce col russo Kovalev e attacca: «Avrebbe potuto non esserci»

Rio 2016, Aldo Montano esce col russo Kovalev e attacca: «Avrebbe potuto non esserci»
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Mercoledì 10 Agosto 2016, 22:58
Dopo Diego Occhiuzzi, anche Aldo Montano è stato eliminato dal torneo olimpico di sciabola. Negli ottavi di finale, il livornese ha perso con il russo Nikolay Kovalev per 15-13.

Un russo. E questo ha acceso un po' di polemica. «Non ho tirato male - ha spiegato a caldo Montano -: era il mio ritorno a quattro mesi dall'operazione alla spalla, nel primo assalto (15-11 al tunisino Ferianj, ndr) ho fatto un po' di fatica, poi è andata un po' meglio, le gambe giravano bene, ma Kovalev è un avversario tosto, è stato campione del mondo, proprio in quel Mondiale ci avevo perso. Però mi rode: mi sono state girate due stoccate, una sul 10-9, e allora pensi a tutto. Sei lì che parti già aspettando che prima o poi arrivi l'errore arbitrale e guarda caso è arrivato. Kovalev avrebbe potuto non essere qui (per il caso doping che ha travolto lo sport russo)? Non so, dico solo che su questa vicenda volevamo più chiarezza. Non è possibile che prima escano dei nomi, poi si ritira tutto. Che alcune federazioni decidano in un senso e altre in un altro (la Federscherma internazionale è presieduta dal russo Usmanov, così come il capo degli arbitri, che è anche il direttore tecnico della Nazionale; ndr). A parte questo, devo anche ammettere che avrei potuto tirare meglio, soprattutto all'inizio quando ho faticato a carburare. E allora, se sei avanti di tre o quattro stoccate, magari non stai nemmeno ad aggrapparti alle due stoccate invertite. Sarebbe stato il massimo arrivare sino in fondo, una bella storia a quattro mesi da un'operazione così importante. Ci ho provato, sì. E' stato bello provarci. Tokyo? "Forever young": certo che ci arrivo (avrà 41 anni, ndr)...Ma non voglio arrivare in Giappone solo per arrivarci, devo essere competitivo». 

Anche il c.t. Giovanni Sirovich cavalca la polemica Russia. «Con Aldo dopo l'operazione abbiamo fatto un miracolo. E' stato eccezionale, avreste dovuto vederlo allenarsi con il tutore a due giorni dall'intervento. La cosa bella di questa avventura è stata essere arrivati sin qui a giocarsela dopo tutto quello che è successo: l'infortunio, l'operazione, il recupero. E ci sta di aver perso contro un avversario come Kovalev, fa parte del gioco. Ma quelle due stoccate invertite non mi vanno ancora giù. E non vuole essere un alibi. Perché sono un uomo di sport, e accetto il risultato quando è dopo un confronto leale. No, non è un disegno contro l'Italia, assolutamente no. Ma di sicuro tirare con i russi è più difficile. Sospetti? Sì, come sempre, sono anni che è così. E ogni volta c'è un'ombra».
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