«Abbiamo visto Alex Schwazer sereno, motivato e determinato come prima di una gara. E di solito le gare le vince, speriamo vinca anche questa». L'avvocato Giuseppe Sorcinelli, dell'entourage del marciatore altoatesino, racconta così in una pausa gli sviluppi dell'udienza al Tas a Rio, dopo due ore di dibattimento. «I giudici hanno accolto la deposizione del professor Donati -ha aggiunto-, tramite un videoproiettore per l'esposizione della sua testimonianza».
La difesa, fa sapere Sorcinelli, contesta anche un vizio formale, ovvero l'indicazione della provenienza del campione non consentita dal regolamento, prelevato a capodanno nel controllo effettuato a Racines e che consentirebbe di fatto l'individuazione dell'atleta bolzanino. Prima della testimonianza di Donati, saranno ascoltati i testi della Iaaf che tendono a ribadire la regolarità del prelievo e del trasporto della provetta incriminata verso il laboratorio. Dopo gli interventi degli autori del trasporto del campione e quello di Donati, ci sarà il collegamento via skype da Roma con i periti Pieraccini, Ronci, D'Ottavio e De Boer, e successivamente i funzionari della Nado Italia. A chiudere, eventuali domande e obiezioni delle parti. Infine, dovrebbe toccare a Schwazer.
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